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18 novembre 2024

Nuovi Pilot, Zenith prende il volo

Diceva Nelson Mandela che «cominciare una rivoluzione è facile, è il portarla avanti che è molto difficile». Quest’anno, a Watches and Wonders, Zenith ha cominciato la rivoluzione della sua linea Pilot. Visto il risultato, ci auguriamo che riesca a portarla avanti, perché i nuovi Pilot che ha presentato a Ginevra sono davvero qualcosa di bello e interessante.

Zenith Pilto Automatic e Big Date Flyback

Dopotutto, Zenith è uno tra i primi marchi ad aver sviluppato orologi pensati per l’aviazione. Non dimentichiamo che quando il francese Louis Blériot nel 1909 effettuò la prima trasvolata della Manica a bordo dell’apparecchio che aveva costruito su progetto dell’italiano Anzani, indossava al polso uno Zenith. L’orologio gli fu utile per calcolare il tempo di volo necessario a coprire la quarantina di chilometri che separano, in linea d’aria, Calais da Dover.

Era un pezzo tipico degli orologi da pilota dell’epoca. Aveva una cassa cromata con anse fisse, un quadrante in smalto nero con grandi numeri arabi e lancette a cattedrale. Un’altra caratteristica distintiva era la grande corona a forma di cipolla, posta su un perno allungato per essere regolata facilmente indossando i guanti.

ALLE ORIGINI DEL PILOT DI ZENITH

A partire dal 1939, Zenith iniziò a produrre il Type 20 Montre d’Aéronef (orologio per aerei), un orologio a carica manuale per le cabine di pilotaggio. Era montato sul cruscotto e si trovava in molti aerei francesi dell’epoca. Una lunetta zigrinata era utilizzata per caricarlo e regolarlo. Questo strumento, negli anni recenti, ha ispirato il Pilot Type 20 Montre d’Aéronef e tutta la linea Pilot Type 20, che interpreta l’idea di orologio da aviatore del marchio, sia cronografo sia solo tempo.

Ossia segnatempo dagli stilemi ben riconoscibili e radicati nella storia. Casse sovradimensionate in acciaio o bronzo (ricordiamo i 57,7 mm del Montre d’Aéronef del 2012, ma anche i 48 delle referenze successive), grandi numeri arabi luminescenti, quadranti neri o, al massimo, antracite o verde scuro, grande corona a cipolla, movimento tendenzialmente manuale.

IL CRONOGRAFO PER A. CAIRELLI

Nella storia che lega Zenith al volo c’è anche un’altra referenza celebre, il cronografo cosiddetto A. Cairelli “Tipo CP-2”. Nei primi anni ‘60 Zenith fornì questi cronografi da pilota ad A. Cairelli, un rivenditore di Roma che forniva l’aeronautica militare, in particolare con Zenith e Universal Genève.

Zenith A. Cairelli Chronograph
Source | A Collected Man

I cronografi A. Cairelli “Tipo CP-2” erano dotati del calibro 146 DP, un movimento cronografo a carica manuale realizzato da Zenith in una fabbrica che un tempo era della Martel Watch. Zenith aveva rilevato Martel diversi anni prima per la sua competenza nei movimenti cronografici e sulla base di tale know-how introdusse El Primero nel 1969. Questi cronografi sostituirono, principalmente nell’Aeronautica Italiana, i CP-1 creati da Leonidas.

Zenith A. Cairelli Chronograph
Zenith A. Cairelli Chronograph

Dopo gli anni dei cronografi A. Cairelli, Zenith si ritirò dal segmento degli orologi da aviatore. Sebbene già nel 1888 avesse registrato il termine francese “Pilote” e nel 1904 l’inglese “Pilot” in relazione agli orologi – è tuttora l’unico marchio che può usarlo sul quadrante -, Zenith non ha realizzato collezioni da pilota significative fino a quando Jean-Frederic Dufour ha assunto la carica di amministratore delegato nel 2009. Da allora il brand di Le Locle ha dedicato la propria collezione Pilot ai segnatempo da aviatore, mantenendo lo stile retrò molto vicino a quello delle origini, di cui abbiamo scritto sopra.

Zenith A. Cairelli Chronograph
Zenith A. Cairelli Chronograph

Non sono mancati, negli anni, “esperimenti” che hanno interessato la collezione, come quello di provare a legarla non solo al volo ma anche al mondo delle moto d’epoca. Così come non è mancata, negli anni recenti, una bella riedizione del Cairelli con lo Zenith Heritage Cronografo Tipo CP-2, un flyback alimentato dal calibro El Primero. Tutto, però, nel solco estetico e tecnico della tradizione. Fino ad ora.

RICOMINCIO DA ZERO

La rinnovata collezione Pilot che Zenith ha presentato a Watches and Wonders è stata riprogettata da zero e, per molti appassionati, è stata una scelta spiazzante. La linea rinuncia del tutto all’estetica vintage per qualcosa che, come spiegano dal marchio “trae ispirazione dall’intero arco dell’aviazione, passato e presente”. 

Le caratteristiche essenziali di durabilitàleggibilità e intuitività nella lettura delle informazioni rispettano i codici dei Pilot che Zenith ha definito oltre un secolo fa con alcuni dei suoi primi orologi da aviatore e strumenti di navigazione. Ciò che cambia ora è la rivisitazione estetica nettamente più contemporanea, con tocchi di stile tipi del marchio e rimandi discreti al mondo dell’aviazione e alla sua storia.

Zenith Pilto Automatic e Big Date Flyback

Il risultato è di altissimo livello. Lo diciamo con cognizione di causa, perché abbiamo avuto modo di toccare con mano e provare gli orologi a Ginevra e l’impressione è stata incredibile. Una delle poche novità vere, capaci di sorprendere proprio perché marca uno stacco netto rispetto al passato della collezione e a ciò che eravamo abituati a vedere. E la rottura di un’abitudine è spesso una buona cosa, non solo in orologeria.

IL NUOVO ZENITH PILOT AUTOMATIC

La nuova collezione Pilot di Zenith si articola in un solo tempo e un cronografo con cassa in ceramica (i protagonisti del nostro shooting esclusivo) e un solo tempo e un cronografo con cassa in acciaio. Partiamo con il solo tempo. Entrambe le versioni hanno la cassa da 40 mm, una misura contenuta cui non siamo abituati quando pensiamo a un orologio da aviatore. Eppure la chiarezza e la leggibilità delle informazioni non sono compromesse dalle dimensioni.

Zenith Pilot Automatic

La cassa ha un design del tutto nuovo, con una lunetta tonda e piatta, fissata sulla parte superiore della cassa. Nella versione in acciaio le superfici sono satinate verticalmente e hanno le parti smussate lucide, la cassa in ceramica nera è interamente micropallinata con finitura opaca. Mentre la cassa del Type 20 era completamente circolare con anse a filo, questa è più moderna, grazie proprio alla lunetta piatta e alle anse larghe e più avvolgenti, che aiutano la vestibilità grazie anche a un lug-to-lug di 49,6 mm e a uno spessore di 12,9 mm. 

La corona è anch’essa ridisegnata, ha la forma simile a quella di un diamante e le tacche profonde. Sebbene non sia a cipolla come le precedenti e non sia così sovradimensionata come quelle cui siamo abituati, è comunque facile da afferrare e manipolare.

LEGGIBILE ED ESSENZIALE

Anche il quadrante del nuovo Pilot solo tempo di Zenith ha cambiato del tutto volto. I grandi numeri gotici dipinti e le lancette a cattedrale dei modelli precedenti lasciano il posto ai moderni numeri arabi applicati e alle lancette a daga. Entrambi sono generosamente riempiti di Super-LumiNova, su un quadrante opalino nero con scanalature orizzontali. Una lavorazione che, ricorda Zenith, “imita l’aspetto delle lamiere ondulate che costituiscono la fusoliera dei vecchi velivoli”. 

Zenith Pilot Automatic
Zenith Pilot Automatic

A ore 6, c’è la finestra del datario con i numeri bianchi su fondo nero. È sovrastata da un indice orizzontale che, nell’idea del brand, dovrebbe ricordare l’orizzonte artificiale presente nella strumentazione degli aerei. In questo senso, dovrebbe consentire a chi indossa l’orologio di capirne l’orientamento anche al buio, aiutandolo a leggere l’ora senza esitazioni. Subito sopra c’è la scritta Pilot, che controbilancia il logo Zenith e la stella nella metà superiore del quadrante.

IL CALIBRO E IL CINTURINO

Ad alimentare lo Zenith Pilot Automatic è il calibro automatico El Primero 3620 di manifattura, lo stesso che muove il Defy Skyline. A differenza di quello, nel Pilot non c’è il piccolo contatore del decimo di secondo mentre c’è la classica lancetta dei secondi centrali. Come tutti i movimenti El Primero, oscilla a 36.000 alternanze/ora, con una riserva di carica di 60 ore.

Zenith Pilot Automatic
Zenith Pilot Automatic

La finitura del movimento è piuttosto essenziale, con la satinatura verticale e la massa oscillante nera scheletrata. Questa si distingue per la decorazione bianca sui due bracci che ricorda il disegno dell’orizzonte artificiale, presente nella strumentazione degli aerei, che informa il pilota sul grado di allineamento del velivolo rispetto all’orizzonte terrestre.

Zenith Pilot Automatic

Ciascuno dei due modelli è fornito con un doppio cinturino. Quello in acciaio ne ha uno nero in caucciù effetto cordura e uno in pelle di vitello marrone che richiama l’equipaggiamento vintage da aviatore, dalla giacca ai guanti. La referenza in ceramica ha anch’essa il cinturino nero in caucciù effetto cordura con fibbia pieghevole, oltre a uno color cachi nello stesso materiale. Entrambi possono essere sostituiti senza l’utilizzo di strumenti grazie al meccanismo di sgancio rapido integrato nella loro parte posteriore.

ZENITH PILOT BIG DATE FLYBACK

Per quanto il solo tempo sia un orologio di notevole fattura, Zenith ha tenuto il vero colpo di scena per il Pilot Big Date Flyback. Le finiture della cassa e del quadrante sono le medesime del modello a tre lancette, per cui è bene concentrarsi sulle differenze, a partire dalle dimensioni. La cassa del crono misura infatti 42,5 mm di diametro per 14,3 di spessore (di cui 2 mm di cristallo zaffiro bombato), con un lug-to-lug di 51,4 mm.

Zenith Pilot Big Date Flyback

La grafica del quadrante è quella cosiddetta bi-compax, ossia a doppio registro, con il contatore dei 30 minuti a ore 3 e quello secondi continui a ore 9. I contatori sono piuttosto ingombranti e tagliano non poco gli indici 2, 4, 8 e 10. Quelli del 3 e del 9 spariscono, sostituiti da due punti ben farciti di Super-LumiNova.

Zenith Pilot Big Date Flyback
Zenith Pilot Big Date Flyback

A rubare la scena, però, è la gran data a ore 6. Così grande che la scritta Pilot è finita al di sotto di essa, nell’unico spazio rimasto disponibile, sopra allo stesso indice orizzontale presente sul solo tempo. La gran data ricorda quella resa immortale da alcuni marchi sassoni, ma ai più attenti dovrebbe richiamare anche lo Zenith Pilot Big Date Special 2012, lanciato dal marchio quell’anno a Baselworld e mosso dal calibro El Primero 4010. Di fatto l’ultimo Pilot con questa estetica, prima della svolta vintage che ci ha accompagnato fino ad ora. La data è a scatto istantaneo: i due dischi impiegano solo 0,02 secondi per saltare e stabilizzarsi. E, nel momento dello scatto, riproducono esattamente lo stesso rumore dei tabelloni “flight board” delle partenze e arrivi negli aeroporti.

Zenith Pilot Big Date Flyback
Zenith Pilot Big Date Flyback

Infine, il dettaglio di stile. Nella versione con cassa in acciaio, il contatore dei 30 minuti ha dei tocchi di colore giallo, verde e blu sulla cornice e la lancetta rossa che ricordano il celebre El Primero Rainbow Flyback del 1997, una delle referenze più ricercate dagli appassionati. Le lancette del cronografo rosse e le gli accenti verdi, gialli e blu rendono senza dubbio l’orologio molto d’impatto. Questo richiamo al Rainbow Flyback è anche il modo perfetto per celebrare il ritorno della funzione flyback sulla collezione Pilot.

EL PRIMERO FINO IN FONDO

L’orologio è infatti mosso dal nuovo calibro El Primero 3652 flyback, che consente di cronometrare eventi consecutivi senza dover arrestare, azzerare e riavviare il cronografo. Basta premere il pulsante inferiore durante il cronometraggio per riavviare istantaneamente il cronografo da zero. Il calibro ha la stessa frequenza di 5 Hz e la stessa riserva di carica di 60 ore del 3620 a tre lancette, ma è molto più complesso.

Zenith Pilot Big Date Flyback
Zenith Pilot Big Date Flyback

Il cronografo da 30 minuti utilizza una ruota a colonne per un ingaggio dolce e l’innesto laterale lo rende architettonicamente gradevole. Dopo aver provato personalmente ad avviare e a resettare il crono, possiamo dire che questi pulsanti sono senza dubbio tra i più delicati a equipaggiare gli orologi attualmente sul mercato. Gli abbinamenti tra materiale della cassa e doppio cinturino sono gli stessi del solo tempo.

Zenith Pilot Big Date Flyback

UN PILOT CONTEMPORANEO

Dal pilota che sfida le potenzialità del suo aereo come Louis Blériot, a un nuovo concetto di pilota come esploratore contemporaneo alla ricerca di esperienze e sensazioni. Come il DJ e content creator Klaus, volto contemporaneo della serie Pilot.

Klaus

Klaus interpreta il claim di Zenith “Time to reach your star” attraverso il suo percorso di produttore musicale, che coniuga promozione di cultura tramite il concetto di viaggio come fonte inesauribile di nuove esperienze formative. Esse creano ponti tra le sue passioni – la musica, la natura – diventando ispirazione creativa da condividere con i suoi follower.

Klaus
Klaus

Il concetto di pilota oggi è traducibile come individuo avido di nuove esperienze, sensazioni, come viaggiatore tra luoghi culturali e naturali diversi, che fa dell’inclusione e dell’ampliamento dell’orizzonte la via per raggiungere la propria stella.

Zenith Pilto Automatic e Big Date Flyback
Zenith Pilto Automatic e Big Date Flyback

Infine uno sguardo ai prezzi, che sono piuttosto variegati. Il Big Pilot Automatic costa 8.100 euro nella versione in acciaio e 10.300 in quella in ceramica. Il Pilot Big Date Flyback si posiziona invece a 12.300 euro con l’acciaio e 14.500 con la ceramica. Prezzi in linea con quanto ci si può aspettare da orologi con i quali Zenith ha dato una sterzata netta a una delle sue collezioni storiche, senza paura di osare. E il risultato, a nostro avviso, le dà ragione. 

By Davide Passoni