DEFY Extreme Diver: il ritorno di Zenith al subacqueo
20 Giugno 2024Che cosa si associa immediatamente a Zenith? Precisione, alta frequenza, innovazione, tanto per cominciare. Difficilmente al brand di Le Locle si affianca come prima idea quella di un orologio subacqueo. Eppure, all’ultimo Watches and Wonders, ad aver rubato la scena tra le novità presentate da Zenith è stato proprio un segnatempo pensato per gli abissi, il Defy Extreme Diver. Accompagnato dal Defy Revival A3648. Non che nella storia di Zenith non ci siano stati approcci interessanti ai diver (e proprio la presentazione del Defy Revival A3648 lo dimostra), ma il marchio non ha una specifica vocazione subacquea. Ecco perché le novità di Ginevra hanno un valore particolare, se rilette alla luce della storia del brand, tra passato e presente.
ZENITH E GLI OROLOGI SUBACQUEI
Per schematizzare, i periodi in cui Zenith si è avvicinata in modo più convinto all’universo dei diver sono quelli tra gli anni ’60 e ’70 e tra la fine degli anni ’90 ai primi anni 2000. Soprattutto il primo di questi due periodi ha visto la creazione di pezzi molto belli e di carattere. Pensiamo agli orologi subacquei della serie Sub Sea, prodotti tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ‘70, che spiccavano nel portafoglio del marchio. Tra questi c’erano l’A3648 (che abbiamo rivisto quest’anno a fianco del Defy Extreme Diver), l’A3630, l’A3637 e il cosiddetto “Big Lemon”, il giallissimo A3639.
Più vicine a noi nel tempo ricordiamo referenze come il Chrono Aero, che aveva una lunetta da immersione anche se era di fatto una versione del Rainbow Flyback Chronograph degli anni ‘90. Oppure l’El Primero De Luca, che era impermeabile fino a 30 bar e univa la lunetta unidirezionale tipica dei diver alla scala tachimetrica caratteristica dei cronografi. Del De Luca esisteva anche una versione solo tempo con calibro ETA, sostituita poi dal Rainbow Elite. Impermeabile fino a 20 bar, è uscito di produzione all’inizio degli anni 2000.
DEFY EXTREME DIVER: L’ISPIRAZIONE
Ecco perché le novità di Watches and Wonders Geneva assumono una particolare importanza, specialmente il Defy Extreme Diver. Perché rappresentano il ritorno di Zenith in un segmento molto importante in termini di mercato, dopo un ventennio circa di sostanziale assenza. Il tutto in un momento dell’anno che guarda all’estate, periodo perfetto per chi è alla ricerca di un orologio subacqueo non banale, che di distingua per stile e contenuti tecnici.
Con il Defy Extreme Diver, i designer di Zenith hanno combinato le influenze del passato con la cornice contemporanea della collezione Defy Extreme, all’interno della quale siamo stati abituati a trovare cronografi sportivi. La visione creativa del brand ha invece prodotto, in questo caso, una collezione di orologi subacquei moderni caratterizzata da un ottimo bilanciamento estetico, nel quale sono riconoscibili alcuni richiami alle collezioni del passato.
Nello specifico, il Defy Extreme Diver si ispira all’A3648 nella lunetta in ceramica – molto sottile rispetto agli standard -, nella forma ottagonale e nella minuteria arancione. Gli stilemi estetici del presente si ritrovano invece proprio nei dettagli dei cronografi Defy Extreme e, in particolare, nella gamma Defy Skyline: quadrante con motivo a stelle, spallette proteggi corona allungate, forme spigolose di cassa e bracciale. E il bello è che classico e moderno si fondono alla perfezione.
BELLO, ROBUSTO, LEGGERO
Come ogni diver che si rispetti, anche questo orologio non è piccolo. Tuttavia, abituati ai 45 mm delle casse della collezione Defy Extreme, i 42,5 mm di diametro per 15,5 mm di spessore di questo segnatempo marcano una notevole differenza con il resto della linea. L’aspetto massiccio e decisamente professionale del Defy Extreme Diver, con la sua impressione di pesantezza ben presente al polso, è tuttavia smentito dal materiale della cassa, il titanio. La lavorazione è quasi completamente satinata, il che dà all’orologio un abito adatto alle profondità per cui è pensato.
Un altro stratagemma che alleggerisce l’orologio ben più di quanto possa apparire dalle sue proporzioni è il design del bracciale e dei cinturini. La sua evidente rastrematura, che lo rende più sottile in corrispondenza della fibbia e più largo alle anse, lo fa andare in continuità con il design della cassa. In questo modo crea un’avvolgenza intorno al polso che non è solo visiva ma anche e soprattutto di vestibilità. Il Defy Extreme Diver abbraccia in maniera comoda i polsi di pressoché tutte le dimensioni, con leggerezza e poco ingombro.
La corona sovradimensionata è protetta dalle robuste spallette e ha il suo corrispondente simmetrico, a ore 9, nella valvola di rilascio dell’elio, discretamente inserita nel design del fianco della cassa. Non dimentichiamo che, come l’A3648 del 1969, anche il Defy Extreme Diver è impermeabile fino a 600 metri (60 bar), pari a 1.969 piedi. L’orologio è infatti un vero diver professionale, il quale soddisfa i requisiti stabiliti dalla normativa ISO 6425 che includono gli standard ISO 764 per l’antimagnetismo e ISO 1413 per la resistenza agli urti.
In sostanza, quindi, il design integrato di cassa e bracciale è uno dei punti di forza di questo subacqueo, proprio perché è un elemento fondamentale nella costruzione e nell’architettura dell’intero segnatempo. Abbiamo parlato del bracciale in titanio, ma il Defy Extreme Diver è dotato anche di un cinturino in caucciù con chiusura deployante e di uno in tessuto in stile NATO, con fibbia ad ardiglione. Il caucciù ha una lavorazione che lo rende simile al tessuto (effetto Cordura), mentre il cinturino in tessuto vero è realizzato con una fibra ricavata dalle reti da pesca riciclata ed è molto lungo, pensato per essere indossato sopra alla muta da sub. In effetti, messo al polso in modo normale risulta ingombrante e appesantisce nel complesso l’orologio.
IL QUADRANTE IN STILE ZENITH
Nella lavorazione del quadrante del Defy Extreme Diver, Zenith ha dato prova di grande maestria. Rifinito soleil, è realizzato in blu o in nero, colori con i quali si abbinano anche quelli dei cinturini, e ha la firma estetica della collezione Defy: il motivo con le stelle incise. Per il resto, il brand ha puntato tutto sul design subacqueo, utilizzando indici sovradimensionati, applicati e sfaccettati, insieme a lancette a bastone ben grandi, per una combinazione che garantisce leggibilità assoluta. Grazie anche a un impiego generoso del Super-LumiNova che emette tre tipi di luminescenza: blu, verde e arancione per distinguere a colpo d’occhio le funzioni di ore, minuti e secondi. A ore 6 spicca con orgoglio l’indicazione dell’impermeabilità in metri (600) e in piedi (1969)
Il datario è posizionato in modo discreto a ore 3, ben distinto da una sottile cornice. Ha il pregio di non interrompere il giro della minuteria arancione, coordinato nel colore all’outline delle lancette e chiaro riferimento ai diver Zenith del passato. Il quadrante è incorniciato dalla lunetta unidirezionale blu o nera, che è facilmente manovrabile grazie a un dettaglio di design funzionale. La zigrinatura sottile è infatti interrotta in corrispondenza degli indici principali (5, 10, 15…), creando così delle svasature che consentono di afferrarla e ruotarla con sicurezza.
IL CALIBRO DELLO ZENITH DEFY EXTREME DIVER
Per il movimento, Zenith è andata sul sicuro. L’orologio è infatti alimentato dal calibro El Primero 3620 SC. Ricordiamo che la sigla SC indica i secondi centrali, per distinguerli dal classico contatore del decimo di secondo del 3620, posizionato a ore 9: una modifica introdotta per la prima volta nei nuovi Pilot presentati lo scorso anno. Come è naturale, si tratta di un movimento automatico ad alta frequenza (36.000 alternanze/ora) che esteticamente è caratterizzato dal rotore a stella del Defy e ha una riserva di carica di 60 ore.
Il rotore è ben visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, cosa piuttosto inusuale per un diver professionale. Normalmente si preferiscono i fondelli chiusi e avvitati, per evitare brutte sorprese con l’impermeabilità. In questo caso Zenith dimostra di essere affidabile e all’avanguardia bel oltre la tradizione. Del resto assicurare una tenuta stagna dell’orologio fino a 1969 piedi è un obbligo non solo tecnico ma anche morale, visto il significato che questo numero ha nella storia del marchio…
Infine, il prezzo. Sia nella versione nera sia in quella blu, l’orologio costa 11.800 euro. Una cifra interessante, considerando i contenuti tecnici e anche il fatto che ha in dotazione due cinturini e un bracciale, tutti facilmente intercambiabili senza l’impiego di attrezzi o l’intervento di un orologiaio.
DEFY REVIVAL A3648
Lo abbiamo citato più volte nelle righe precedenti e, per completezza, è giusto ricordare che a Ginevra Zenith ha presentato, a fianco del Defy Extreme Diver, il Defy Revival A3648, ispirato alla omonima referenza del 1969. Una referenza pensata per i nostalgici del vintage alla quale il brand dà particolare importanza, visto che è il primo orologio subacqueo del marchio a ricevere il trattamento cosiddetto Revival, ossia una riedizione fedele, ma moderna, di un pezzo del passato.
Al di là dei contenuti tecnici (calibro automatico Elite 670, impermeabilità di 60 bar), il valore di questo orologio sta nella sua estetica. La cassa angolare in acciaio da 37 mm richiama quella della linea Defy originale, mentre la lunetta in acciaio a quattordici lati, tipica dei modelli dell’epoca, è ancora presente ma posizionata sopra alla lunetta girevole rotonda. Questa è in acciaio con un inserto in vetro zaffiro, a differenza dei modelli storici che utilizzavano il plexiglas. Conserva anche gli stessi indici neri su arancione acceso, una delle caratteristiche dell’A3648 originale. La combinazione di nero e arancione si estende anche al quadrante, la cui superficie nera opaca crea un contrasto con le lancette e con la minuteria arancione.
Se dunque, almeno negli ultimi 20 anni, Zenith sembra essersi concentrata quasi esclusivamente su modelli da pilota e cronografi, la decisione di tornare con forza nel segmento dei subacquei è stata intelligente e, a nostro avviso azzeccata. Soprattutto perché è stata presa creando un orologio come il Defy Extreme Diverche è bello, divertente, di alto livello. E che fa capire come Zenith sappia divertirsi e, contemporaneamente, realizzare un segnatempo di notevole effetto.
By Davide Passoni