Vacheron Constantin Historiques American 1921 e il “1930”: affinità elettive
29 Settembre 2021C’era una volta, un secolo fa, un decennio di euforia e di vitalità, di creatività e di entusiasmo, di novità e di sete di futuro. Gli anni Venti del ‘900 si lasciarono alle spalle l’orrore della Grande Guerra e guardarono al domani con ottimismo, fame e frenesia. Definiti non a caso Anni Ruggenti, furono un periodo di innovazioni e positività, in cui nacquero oggetti destinati a diventare simbolo di un’epoca. Come l’ American 1921 di Vacheron Constantin.
VACHERON CONSTANTIN CAMBIA LA PROSPETTIVA
L’orologio fu creato per i primi gentleman driver, che avevano la necessità di consultare l’ora senza togliere le mani dal volante, considerando che, negli Anni Venti, guidare un’auto non era un’operazione facile come lo è oggi. Nei primi anni Venti Vacheron Constantin creò una piccola serie dell’American 1921 (solo 24 pezzi) per il mercato statunitense, caratterizzata da quello che la Maison chiama “un approccio scenografico al percorso del tempo”.
I maestri orologiai di Vacheron Constantin non si fermarono all’idea iniziale di ruotare il quadrante di 45 gradi in senso antiorario, per consentire la lettura diagonale dell’ora con una leggera inclinazione del polso. La rotazione del quadrante si portò dietro quella del calibro, con la corona di carica che finì nell’angolo superiore sinistro, in corrispondenza del 12.
Una soluzione ardita, che mise la corona in una posizione perfetta per i mancini ma meno comoda per i destrorsi. Ragion per cui, Vacheron Constantin creò in seguito un’altra piccola serie con corona nell’angolo destro e quadrante decentrato in senso orario (mentre il calibro era ruotato in senso antiorario).
L’HISTORIQUES AMERICAN 1921 NEL SUO AMBIENTE NATURALE
A questa serie si richiama più direttamente la collezione Historiques American 1921 che Vacheron Constantin ha realizzato per celebrare il centenario dell’orologio e che noi di Watch Insanity vi presentiamo ambientato in una location perfetta per lo spirito del segnatempo: il cocktail bar 1930 di Milano. Il locale è lo speakeasy meglio custodito della città, tanto che si sa solo che si trova dalle parti di Piazza Cinque Giornate. Dalle parti. Stop. Si entra solo su invito. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.
Un locale che negli arredi in legno, nelle atmosfere ovattate, nelle luci soffuse ricorda davvero uno speakeasy di inizio Novecento, locali semiclandestini che vendevano illegalmente bevande alcoliche, particolarmente diffusi negli Stati Uniti durante il cosiddetto proibizionismo, a cavallo tra gli Anni Venti e Trenta. Qui, però, nulla di illegale, solo molto di esclusivo. Per vivere serate sospese nel tempo, tra nostalgia, passione ed emozione.
«Il 1930 nasce dall’idea di creare un salotto di casa, uno speakeasy ambientato negli Anni Venti. – racconta Marco Russo, 36 anni, uno dei fondatori – Nell’arco degli anni siamo entrati nel ranking della World’s 50 Best Bars, dove attualmente occupiamo il 25esimo posto». Bartender per passione, per divertimento e poi per professione, Russo ci spiega che «il 1930 ha un filone di miscelazione tutto suo, basato su una filosofia propria; in questo periodo con i nostri cocktail siamo in Sudamerica, perché abbiamo scelto di esplorare i vari continenti, partendo dall’Asia per arrivare all’America del Nord e ora al Sudamerica. Ci sposteremo poi in Africa per tornare infine in Europa. Un giro del mondo basato sulla ricerca del prodotto, della sua storia, della sua lavorazione».
100 ANNI E NON SENTIRLI
Il luogo e l’atmosfera perfetti da accostare all’Historiques American 1921 che Vacheron Constantin declina in tre orologi ispirati in maniera filologica ai pezzi di un secolo fa. Nella versione con cassa in oro bianco da 40 mm, il look retrò chic incornicia un quadrante gréné; molto essenziale, presenta numeri arabi e una minuteria dipinta di nero, oltre a sottili lancette tipo Breguet in oro e una a bastone sul contatore dei secondi. Nemmeno il cinturino in pelle di vitello è lasciato al caso: è opera di Serapian, azienda milanese di pelletteria fondata nel 1928, negli anni dell’American 1921.
Per i polsi più piccoli c’è la versione con cassa da 36,5 mm, sempre in oro bianco, mentre i 40 mm tornano nella versione con cassa in platino: disponibile in un’edizione limitata di 100 esemplari numerati della linea Collection Excellence Platine, è caratterizzata da un quadrante in platino con finitura sabbiata, punteggiato da indici applicati in oro bianco e da una minuteria che ricorda il design degli orologi tradizionali. Interessante il cinturino della versione in platino: è in alligatore blu, cucito con impunture in platino e filo di seta.
VESTE ANTICA, CUORE MODERNO
In tutte le versioni batte il calibro di manifattura Vacheron Constantin 4400 AS a carica manuale, certificato dal Punzone di Ginevra e decentrato rispetto all’asse verticale. Sviluppato nel 2008, il movimento scandisce ore, minuti e piccoli secondi battendo a 28.800 alternanze/ora e ha una riserva di carica di circa 65 ore.
Il calibro, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, è impreziosito con finiture realizzate a mano dagli artigiani della Maison, tra cui spicca la lavorazione a Côtes de Genève, in linea con la tradizione di Haute Horlogerie che caratterizza il marchio.
UN COCKTAIL PER L’HISTORIQUE AMERICAN 1921
Un orologio per intenditori, così come per intenditori è il 1930 di Milano. «Sebbene il nostro cliente sia un appassionato, viene accompagnato e trasportato nel percorso sensoriale; – ci racconta ancora Russo – si affida a noi, che cerchiamo di capire i suoi gusti per indirizzarlo sul giusto filone di miscelazione. È una condivisione di emozioni».
Emozioni che hanno portato Marco Russo a creare un cocktail per l’Historiques American 1921 di Vacheron Constantin: «È stato pensato partendo dall’idea di un Boulevardier, cocktail nato nel 1927, quindi molto vicino come epoca all’orologio. Abbiamo rilavorato il Boulevardier attraverso un concetto svizzero: bourbon alle mele, bitter Fusetti, un vermouth alla cannella e un profumo di artemisia. È un drink fresco, un one shot perché ci porta in Svizzera mentre oggi, come detto, siamo in Sudamerica e poi toccherà all’Africa. Di un eventuale inserimento nella drink list potremo riparlare tra un anno e mezzo circa».
Un cocktail che potrebbe diventare un classico, così come è un classico l’orologio che lo ha ispirato. Con l’espressione “Classic with a Twist” che identifica le collezioni di quest’anno, Vacheron Constantin ha messo nero su bianco quella che da sempre è la sua vocazione: classicità sì, ma sempre con un colpo d’ala. In questo senso, l’Historiques American 1921 vola alto, molto alto. La versione con cassa da 40 mm in oro bianco costa 37.000 euro, quella da 36,5 mm 30.500, quella in platino (in vendita solo sul sito del brand e nelle boutique monomarca) 51.500 euro.
By Davide Passoni