Tag Heuer – Cronografo Monaco Calibro 11
15 Febbraio 2016Cronografo Monaco Calibro 11
La riedizione del TAG Heuer Monaco 1969. Ritorno alle origini.
Lanciato in contemporanea a Ginevra e New York il 3 marzo 1969, l’Heuer Monaco è il primo orologio cronografo automatico quadrato e impermeabile nella storia dell’orologeria svizzera. Chiamato così da Jack Heuer al termine del Gran Premio di Monaco (di cui TAG Heuer è partner ancora oggi), l’orologio stravolgeva i canoni estetici dell’orologeria tradizionale con la sua grande cassa quadrata ad angoli retti, il quadrante blu metallico, la lancetta dei secondi rosso acceso, il vetro in plastica bombato e, soprattutto, la corona posta a sinistra, il che all’epoca significava che l’orologio non aveva bisogno di essere caricato.
La sua tecnologia, altrettanto innovatrice per l’epoca, offriva una perfetta impermeabilità, una assoluta novità per un orologio quadrato. Ma la rivoluzione riguardava soprattutto il cuore dell’orologio: il famoso Chronomatic Calibro 11, il primo movimento cronografo automatico commercializzato nella storia dell’orologeria.
Dopo i suoi inizi sui circuiti nel 1970, al polso del pilota svizzero Jo Siffert (il primo pilota automobilistico ad essere sponsorizzato da un brand orologiero, Heuer), l’anno seguente divide la scena con Steve McQueen che aveva insistito per indossarlo durante le riprese del film Le Mans, del 1971. Immediatamente riconoscibile e spesso copiato, il”McQueen Monaco” (modello 1133B) è da allora un orologio molto ambito sul mercato delle aste e dei pezzi da collezione.
il Monaco Chronographe Calibro 11 ricorda direttamente l’originale del 1969.
Con la cassa da 39 mm, la corona a sinistra, il mitico quadrante blu petrolio con i due contatori bianchi, il datario alle ore 6, gli indici delle ore orizzontali diamantati, il logo vintage Heuer, il calibro 11 cronografo automatico con data e l’impermeabilità fino a 100 metri, riunisce tutte le caratteristiche del Monaco.
L’orologio odierno è completato dalla cassa in acciaio in tre parti (dal 1998), che nel 2015 è un po’ più quadrata, chiusa da 4 viti, i due pulsanti alle ore 2 e 4 dalla forma rettangolare, le anse un po’ più massicce, il cinturino in vitello traforato, il vetro zaffiro (dal 2009) e un fondello scheletrato che consente di ammirare i ruotismi del calibro. Una bella interpretazione che rispetta la tradizione caratteristica della manifattura di La Chaux-de-Fonds.
Gli appassionati capiranno.