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18 novembre 2024

Pisa Orologeria, storia di una passione

C’era una volta, e c’è ancora, un piccolo paese dell’Emilia Romagna chiamato Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia. Lì viveva la famiglia Pisa, che aveva nel sangue un amore particolare, quello per l’orologeria. La famiglia contava ben 13 fratelli e il secondo di loro, Divino, agli inizi del ‘900 aveva iniziato ad appassionarsi alla micromeccanica e agli orologi.

ALLE ORIGINI DI PISA

Una passione che trovò terreno fertile in famiglia e che coinvolse ben presto due dei fratelli minori di Divino, Osvaldo e Ugo. La grande città offriva però maggiori opportunità della provincia, specialmente in anni nei quali la situazione politica e sociale in Italia non era facile. Così, da Gualtieri, negli anni ’30 i Pisa partirono alla volta di Milano. Insieme alle loro cose misero in valigia la voglia di lavorare, di costruire qualcosa. La loro tenacia. 

Una tenacia, quella dei fratelli Pisa, pari quasi al loro amore per le lancette, tanto che Divino diede vita alla prima scuola di orologeria italiana, mentre Osvaldo aprì a Milano, nel 1940, una bottega-laboratorio. Erano solo 15 metri quadrati in via Verri, con un’unica vetrina che affacciava sulla strada e nella quale Osvaldo lavorava come tecnico orologiaio.

Pisa Orologeria

Quel signore appassionato, sempre indaffarato tra ingranaggi e molle, attirò presto l’attenzione delle persone che transitavano di lì e in breve tempo si conquistò un giro di clientela affezionata che crebbe sempre di più, insieme al lavoro. Arrivò però la guerra a fermare tutto, ma non la determinazione di Osvaldo che, nel 1946, riprese l’attività e chiamò con sé Ugo per potersi dedicare al laboratorio che aveva, sempre in via Verri, nel palazzo di fronte.

Laboratorio Pisa

In breve tempo, grazie alla perizia e all’abilità tecnica di Osvaldo e all’intraprendenza commerciale di Ugo, la bottega Fratelli Pisa divenne il luogo in cui la medio-alta borghesia milanese era certa di trovare l’orologio adatto al proprio stile di vita e ai propri desideri. E, mentre Milano si riapriva al mondo, sempre più clienti internazionali cominciarono a frequentare i locali di via Verri.

GRAZIA E MARISTELLA PISA, LE “SIGNORE DELLE LANCETTE”

Un’azienda in rapida crescita, un’azienda che trovava nella famiglia la propria ispirazione continua, grazie a una passione e una dedizione all’orologeria che Ugo trasmise senza difficoltà alle proprie figlie, Grazia e Maristella, coinvolte fin da giovanissime nel mestiere bello e complicato delle lancette di pregio. Un mondo di cui Ugo era ormai un finissimo conoscitore.

L'orologio a magnetismo terrestre creato da Divino Pisa nel 1957
L’orologio a magnetismo terrestre creato da Divino Pisa nel 1957
L'orologio a magnetismo terrestre creato da Divino Pisa nel 1957
Fu esposto al museo della Scienza e della Tecnica di Milano

Quella di affidare alle figlie la custodia dell’impresa di famiglia fu una scelta quanto mai lungimirante da parte del padre. Ugo, infatti, mancò nel 1971 e, alla sua morte, Grazia e Maristella presero senza indugio le redini dell’azienda, per continuare quella storia che faceva parte della vita di tante persone, oltre che della loro.

Fabio, Maristella e Grazia nel negozio di Via Verri, 1995
Fabio, Maristella e Grazia nel negozio di Via Verri, 1995

Le due “Signore delle Lancette”, come ormai erano soprannominate le sorelle Pisa, non furono sole a condurre la loro avventura imprenditoriale. A collaborare alla crescita dell’attività ci fu Fabio Bertini, nipote di Osvaldo. Affiancate da lui, direttore commerciale dell’azienda cresciuto prima in laboratorio e poi in vendita, Grazia e Maristella diedero a Pisa Orologeria una nuova immagine, proponendo i segnatempo in modo originale, senza paura di osare.

UN MODO MODERNO DI INTENDERE L’OROLOGERIA

Le loro firme su un modo di proporre l’orologeria che, da allora, non è stato più lo stesso, furono la ricerca di maison fresche e creative e le collaborazioni con grandi marchi per creare edizioni speciali per Pisa. Sul quadrante di questi orologi affiancarono la propria firma a quella dell’azienda milanese alcuni tra i più grandi brand: da IWC ad A. Lange & Söhne, da Panerai a Patek Philippe a Vacheron Constantin. Senza dimenticare il primo orologio Pisa, espressione dello stile della famiglia e pezzo di altissimo livello tecnico.

Orologio Pisa
L’orologio Pisa in oro giallo realizzato in una serie limitata di 30 esemplari

Abbiamo sentito il desiderio di realizzare, per la prima volta un orologio da polso per comprendere e apprendere il processo tecnico e creativo che questa esperienza avrebbe racchiuso

Negli anni ’80, sempre in via Verri, e di fronte al negozio storico, Grazia e Maristella aprirono Pisa Minuti. Fu il punto di riferimento per gli appassionati che cercavano orologi creativi e moderni, in controtendenza con gli stili dominanti. Una maturazione nel modo di porsi di fronte alla clientela che negli anni ’90 portò a un progetto di espansione dell’attività che prese il via con il rinnovamento e l’ampliamento della boutique di via Verri.

Pisa Minuti

Parallelamente allo sviluppo del business, sul fronte della comunicazione il decennio che portò ai Duemila vide l’organizzazione, da parte di Pisa Orologeria, di un evento inedito per Milano. A un mese dai saloni orologieri di Basilea e Ginevra, i nuovi segnatempo venivano presentati in anteprima ai clienti, durante una serata esclusiva ospitata in luoghi storici ed evocativi della città. Gli eventi divennero per dieci anni gli appuntamenti più attesi dagli appassionati, anche stranieri.

AMATA DALLE STAR

E tra gli appassionati non mancarono negli anni tante celebrità. Donne e uomini dello spettacolo, della cultura, della politica, dello sport. Personalità che fecero la storia del costume italiano e internazionale transitarono dai locali di via Verri, attratte dalla magia dei segnatempo e sicure di trovare nelle sorelle Pisa la competenza e la passione non di chi vende orologi, ma di chi li vive.

Dedica Pisa Fausto Coppi

“Un giorno entra in bottega Fausto Coppi. Mi chiede un orologio ultrapiatto. Gli propongo un Audemars Piguet in platino, che pochi conoscevano. Voleva farsi un bellissimo regalo dopo le tante vittorie conquistate”

Maria Callas, Totò, Raffaella Carrà, Ornella Vanoni, Fausto Coppi, Jane Crawford, Aldo Fabrizi, Eric Clapton, Luciano Pavarotti, Lou Reed, Karim Aga Khan sono solo alcuni dei personaggi passati a impreziosire la bacheca dei ricordi della famiglia Pisa, per avere il meglio dell’alta orologeria e per stringere amicizie capaci, in alcuni casi, di resistere al trascorrere del tempo.

Dedica Pisa
Dedica: Raffaella Carrà, Luciano Pavarotti, Annamaria Proclemer
Dedica Pisa
Dedica: Joan Crawford, Maria Meneghini Callas, Delia Scala, Diana Torrieri, Gianni Boncompagni

BUOTIQUE E FLAGSHIP STORE: IL VOLTO NUOVO DI PISA OROLOGERIA

Ormai la strada era tracciata e l’impegno costante di Grazia e Maristella portò Pisa Orologeria di slancio nel nuovo millennio, durante il quale Milano diventò sempre più importante per il business e per il nuovo volto nazionale e internazionale che le sorelle diedero all’azienda. Grazie anche all’ingresso in Pisa di Chiara, figlia di Maristella e terza generazione della famiglia. La testimonianza forte di come un settore che ha ancora un’impronta maschile molto forte, negli ultimi anni vede le donne diventare sempre più numerose, sia come clienti sia come protagoniste d’impresa.

Maristella e Chiara

Questo nuovo corso di Pisa Orologeria si tradusse in un grande ampliamento dell’offerta commerciale, a partire dall’apertura, nel 2008, della boutique Rolex di Via Montenapoleoneseguita dalla boutique di Patek Philippenel vecchio spazio Pisa di Via Verri, e dal negozio multibrand che diventerà una realtà unica nel suo genere, specchio dell’identità dell’azienda.

Boutique Pisa Patek Philippe

Il Flagship Store di via Verri è ancora oggi una boutique contemporanea, di circa 1000 metri quadrati ma dal forte sapore familiare. Tre piani pensati per accogliere la clientela italiana e internazionale e per coinvolgere appassionati di tutte le generazioni, anche delle più giovani. A loro, Chiara Pisa e il suo staff vogliono trasmettere i valori tecnici, artistici e artigianali dell’orologeria in uno spazio accogliente e familiare, fatto per conoscere, non solo per acquistare.

Boutique Pisa

Nel 2017 furono aperte la nuova boutique Patek Philippe di Pisa Orologeria in via Verri 9 e la boutique Hublot all’interno del Flagship Store. Quest’ultima, proprio nel 2022 ha trovato una nuova collocazione dedicata a fianco dello storico multibrand e si sviluppa ora su due piani, per dare uno spazio più ampio alle collezioni del marchio

Boutique Pisa Vacheron Constantin
Boutique Pisa A. Lange & Shone

Insieme al Flagship Store e alle boutique Rolex e Vacheron Constantin, la boutique Hublot costituisce uno dei pianeti della galassia familiare e imprenditoriale capace di rinnovarsi sempre. Lo dimostrano il lancio, nel 2020, di Pisa Circle, una vetrina digitale accessibile da qualunque device e da qualsiasi parte del mondo, e di Pisa Timeless, il servizio di permuta dedicata e sicura per gli orologi acquistati in passato

I GIOIELLI

Senza dimenticare l’attenzione della famiglia Pisa per l’alta gioielleria, che si esprime oggi in un piano dedicato del Flagship Store, il secondo, con il Salone Gioielli. Uno spazio in cui convivono brand storici e contemporanei, cui Pisa dedica un’attenzione che viene da lontano e che si è rafforzata negli ultimi anni.

È del 2018, insieme alla creazione del Salone Gioielli, la nascita della collezione Pisa Diamanti per volontà di Maristella e Chiara; una collezione cui si affiancano marchi come Boucheron, Chaumet, Chopard, Messika e Palmiero. Una linea che racchiude i valori e la visione che da sempre animano l’azienda di famiglia, un brand di alta gioielleria dove la femminilità si esprime in tutta la sua essenza. 

Pisa gioielli

I numeri testimoniano il fatto che l’idea di affiancare l’alta gioielleria all’alta orologeria non è stata una scommessa, ma una lucida strategia di business. Questo segmento ha infatti performato benissimo negli ultimi anni, segnando nel 2021 un +64% rispetto al 2019.

Pisa diamanti
Pisa diamanti

Una crescita che ha sicuramente tratto beneficio dall’inserimento della gioielleria all’interno della vetrina online di Pisa Circle, ma che è anche il risultato di un progetto nel quale l’azienda ha creduto e crede fortemente. Un progetto che mette al centro femminilità, artigianalità e gusto.

TRA PRESENTE E FUTURO

E il futuro? È una pagina tutta da scrivere, vista la continua evoluzione di Pisa Orologeria sia in termini di business sia di cultura orologiera. Di certo c’è il presente, che parla di un esercizio 2021 chiuso con dati finanziari importanti: ricavi complessivi per 88,8 milioni, +15% rispetto ai dati pre-pandemia del 2019. Una crescita di tutti i principali kpi economico-patrimoniali-finanziari supportati, oltre che da un sostenuto incremento del fatturato, anche da un generale miglioramento dei principali tassi di rotazione degli impieghi, del magazzino e dei crediti.

È il presente di una storia cominciata nella provincia emiliana, sbocciata nella grande Milano, partita da 15 metri quadrati e arrivata fino al mondo. Quindici metri quadrati che in oltre 80 anni sono diventati un’azienda con un nuovo modo di proporsi e con un’apertura verso nuove forme di qualità e di eccellenza. Senza perdere il carattere familiare che da sempre la distingue.

By Davide Passoni