Patek Philippe e le pendolette Dôme per Pisa Orologeria
25 Ottobre 2022La storia di eccellenza di Patek Philippe passa anche attraverso gli orologi da tavolo. Se la manifattura ginevrina è in cima ai desideri degli appassionati per i suoi stupendi pezzi da polso, altrettanto ricercate e pregiate sono le classiche pendolette Dôme della maison, che devono il proprio nome alla forma a cupola (dôme, in francese) che ne corona la parte superiore.
Una tradizione che viene da lontano, nata prima che la miniaturizzazione dei movimenti consentisse agli orologi di passare nel taschino dei gentiluomini e poi sui loro polsi e su quelli delle gentildonne. Una tradizione che interpreta, secondo canoni artistici e tecnici moderni, la grande orologeria francese da tavolo del ‘700 e che affianca i modelli da polso in un assortimento pressoché unico che Patek Philippe può vantare rispetto agli altri marchi dell’alto di gamma.
Perché gli orologi da tavolo della maison ginevrina vivono di pezzi strepitosi, che non sono solo pendolette. Basti pensare all’eccezionale pezzo unico creato per l’edizione 2021 di Only Watch, l’asta benefica i cui proventi vanno all’associazione contro la distrofia muscolare di Duchenne del Principato di Monaco, venduto per 9,5 milioni di franchi svizzeri il 6 novembre dello scorso anno.
LE PENDOLETTE DÔME E L’ARTE DEI MÉTIERS RARES
Tornando alle pendolette Dôme da tavolo, non è azzardato affermare che questi orologi sono per Patek Philippe il palcoscenico sul quale mettere in mostra sia la propria perizia tecnica, sia quella estetica. Grazie alle loro dimensioni, sono la vetrina espositiva ideale per le tecniche decorative patrimonio degli artigiani dei métiers rares della maison. Con le sue superfici tondeggianti, questo orologio è come una tela perfetta per i virtuosismi della decorazione a smalto, in particolare per la tecnica cloisonné.
Secondo questa tecnica, gli smalti colorati in polvere sono depositati all’interno di piccoli recinti realizzati in filo o in nastro d’oro, che segnano i contorni del disegno. Alcune decorazioni possono richiedere fino a 20 metri di nastro in oro 22 carati per realizzare i recinti, all’interno dei quali si possono ottenere effetti di colore interessanti miscelando gli smalti.
Come è normale quando si ha a che fare con lavori a smalto, le superfici decorate sono poi vetrificate attraverso una cottura in forno, non prima di avere applicato una superficie smaltata anche all’interno delle pareti metalliche della pendoletta, in modo da evitare la distorsione del metallo e la conseguente screpolatura della decorazione.
L’ALTO ARTIGIANATO DI PATEK PHILIPPE
Insieme a temi più nuovi, i motivi floreali e gli animali sono un classico della casa, e le collezioni del Patek Philippe Museum, così come l’interesse per i luoghi esotici, costituiscono spesso una fonte d’ispirazione. Il team creativo dell’azienda sa che una decorazione di un colore particolare, o particolarmente vivace, incontrerà i favori di una cultura, mentre in un’altra si prediligerà la moderazione; allo stesso modo, una scena potrà nascere dalla fantasia dell’artigiano e un’altra riprodurre fedelmente, ma in scala ridotta, un capolavoro artistico.
Ad aprile di quest’anno la mostra “Alto Artigianato 2022”, che si è tenuta nei Salons Patek Philippe di Ginevra, è stata un’occasione unica per vedere tutte insieme ben 24 pendolette Dôme, esemplari unici o edizioni limitate decorate con una grande varietà di tecniche da un piccolo numero di artigiani altamente qualificati.
Tra i pezzi in mostra, la pendoletta Dôme 20048M Las Vegas Casinos in smalto cloisonné Grand Feu, smalto paillonné e pittura in miniatura, con quadrante in marqueterie di legno. O ancora la 20114M Circus, anch’essa in smalto cloisonné impreziosito da foglia d’argento e dalla pittura miniata, e la 20118M Bol d’Or in smalto cloisonné e paillonné, che omaggia le sette vittorie ottenute dal presidente onorario della manifattura, Philippe Stern, alla celebre regata Bol d’Or che si disputa sul lago di Ginevra.
LE PENDOLETTE DÔME DI PATEK PHILIPPE
Patek Philippe ha però riservato le proprie pendolette Dôme anche per momenti speciali, per i quali creare pezzi unici destinati ai collezionisti più raffinati. E questi momenti, non di rado, hanno visto gli orologi prendere vita in esclusiva per alcuni dei partner più prestigiosi del brand. Come Pisa Orologeria, a Milano.
In occasione dell’apertura dello Spazio Patek Philippe di Pisa Orologeria, nel 2008, la maison ginevrina ha realizzato due pendolette Dôme pezzi unici, la ref. 1551 e la ref. 1552, decorate come da tradizione in smalto cloisonné. Due capolavori di arte e di meccanica, le cui decorazioni hanno una fonte d’ispirazione comune, che è tra la più illustre dell’arte contemporanea italiana: il pittore Antonio Ligabue. Una scelta non casuale.
Ligabue, che visse tra il 1899 e il 1965, trascorse la parte più importante della propria vita a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia. Di questo piccolo paese della bassa Reggiana è originaria la famiglia Pisa e proprio con essa il grande pittore intratteneva rapporti di amicizia. Nonostante il trasferimento a Milano prima della Seconda Guerra Mondiale, i Pisa non hanno mai reciso i legami con la loro terra natale, ai quali queste pendolette sono un orgoglioso tributo.
La ref. 1551 è uno pezzo unico la cui cupola raffigura un leopardo ispirato al dipinto di Ligabue “Leopardo con antilope”, olio su tavola di compensato, datato 1939-1940. I pannelli laterali ricurvi Riprendono invece i dipinti dello stesso pittore “Leopardo con cielo al tramonto”, olio su tavola, non datato, e “Leone che assale due antilopi”, olio su tavola di faesite, datato 1953-1954.
Anche la ref. 1552 è uno pezzo unico, la cui decorazione prende spunto da un celebre dipinto del pittore reggiano. La cupola e tre delle pareti curve riproducono infatti un vaso di fiori con farfalle, api e altri mazzetti e ghirlande di fiori, ispirato al “Vaso di fiori”, olio su tela di Antonio Ligabue, datato 1960-1961.
Il cuore meccanico delle pendolette è costituito da un movimento a carica manuale, calibro 17”’ Pend, ricaricabile attraverso un motorino elettrico, con le semplici indicazioni di ore e minuti, espresse sul quadrante dalle eleganti lancette di forma Breguet.
CUSTODI DELLA TRADIZIONE
Entrambe le pendolette sono esempi delle arti decorative tradizionali impiegate dagli artigiani di Patek Philippe nella costruzione delle casse e nella loro smaltatura, incisione e incastonatura. Una qualità che contraddistingue i migliori orologi di Ginevra da oltre 400 anni, la cui tradizione è mantenuta viva da una piccola équipe di specialisti della maison. Essi continuano a esercitare queste attività artigianali che, oltre a essere tecnicamente difficili, non perdonano eventuali errori.
È dal 1839, anno della sua fondazione, che per decorare i suoi orologi Patek Philippe si affida ad artigiani di grandissimo talento. Lo si scopre sfogliando le pagine del suo primo registro, conservato negli archivi del Patek Philippe Museum, e leggendo le meticolose annotazioni di ogni singola procedura effettuata per ogni orologio. Le pendolette Dôme proseguono e tramandano questo antico sapere, anche nei pezzi unici creati per partner speciali, come Pisa Orologeria.
By Davide Passoni