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18 novembre 2024

Longines Conquest Chronograph: istinto sportivo

Ogni grande marchio di orologeria ha una o più collezioni con le quali si identifica con maggior forza. I motivi possono essere diversi, così come diverse sono le storie che hanno portato le varie linee a incarnare, col tempo, i valori e lo spirito dei rispettivi brand. Longines in questo non fa eccezione. Anzi, poiché è una manifattura con una storia lunga e ricca, la sua varietà si esprime in differenti collezioni, ciascuna a modo proprio legata all’essenza del marchio. Tra esse, merita un discorso particolare la Conquest, che ha da poco rilanciato il Longines Conquest Chronograph.

Longines Conquest Chronograph

L’IMPORTANZA DELLA COLLEZIONE CONQUEST

Già dal nome si capisce l’importanza che Longines dà a questa linea. Una collezione capace di conquistare le vette della precisione e dell’affidabilità già a partire dalla sua nascita, che risale al lontano 1954. Settant’anni di eccellenza e un nome forte, perché fu il primo dato da Longines a un orologio. Prima del Conquest, infatti, i segnatempo erano identificati con i numeri di serie. Registrata in Svizzera il 3 aprile del 1954, Conquest fu la prima linea di prodotti lanciata dal marchio di Saint-Imier. Il Longines Conquest Ref. 9001 aveva la cassa di 35 mm di diametro e un movimento meccanico a carica automatica, il calibro Longines 19AS. Sul fondello riportava un medaglione intarsiato in smalto champlevé.

Longines Conquest 1954
Longines Conquest 1959

Nella sua storia che si dipana in sette decenni, il Conquest ha attraversato alcuni dei momenti chiave nel cammino di sviluppo dell’orologeria, a partire dall’era del quarzo. Nel 1969 Longines avviò un progetto top-secret, il cui scopo era progettare e produrre un orologio al quarzo, il primo calibro cibernetico L6512. Iniziò così una collaborazione con Ebauche che portò alla creazione della linea Conquest Electronic, con diverse referenze nate negli anni ‘70 come, per esempio, la 1532-4.

Longines Conquest VHP

Una versione più moderna del quarzo diede origine, nel 1984, al Conquest VHP Ref. 4952. La sua cassa di 33 mm di diametro conteneva il primo movimento VHP Longines al quarzo, il calibro 276 V.H.P. (acronimo di Very High Precision – altissima precisione). Aveva uno scarto di più o meno un minuto nell’arco di 5 anni, ossia una precisione da cinque a dieci volte superiore a quella di un classico orologio al quarzo. Il Conquest VHP fu rilanciato dal marchio nel 2017.

Longines Ultronic

A fianco del quarzo, il Conquest sperimentò anche l’altra grande rivoluzione dell’epoca, quella del calibro a diapason (come, per esempio, il Longines 6312), reso celebre dall’Accutron di Bulova. Con quel tipo di movimento, Longines equipaggiò le referenze chiamate Ultronic, che comprendevano cronografi, day-date, solo tempo e persino alcuni orologi subacquei. Una soluzione che era il parallelo tecnologico dell’Ultra-Chron meccanico, dal momento che entrambi i sistemi puntavano alla precisione assoluta.

L’EVOUZIONE VERSO IL LONGINES CONQUEST CRONOGRAPH

La nostra carrellata piuttosto sintetica serve a comprendere l’importanza della collezione nell’offerta di Longines. Partita da modelli classici, automatici, con quadranti puliti con indici a forma di freccia e una finitura circolare spazzolata appena sotto di essi, è arrivata pressoché immutata fino agli anni 2000. Poi è diventata una sorta di versione “dress” dell’HydroConquest, con la stessa cassa impermeabile a 30 bar ma senza la lunetta girevole.

Longines Hydroconquest

Allo stesso modo, i quadranti, con indici audaci e sovradimensionati, combinavano indici a bastone e con numeri arabi. Così, per circa 20 anni, il Conquest è rimasto più un orologio sportivo-elegante che un orologio casual, allontanandosi un po’ dalla sua natura originale: quella di un segnatempo che può essere indossato in tutte le occasioni, anche in ufficio, ma abbastanza resistente per affrontare le attività all’aria aperta del fine settimana. Fino allo scorso anno, quando la collezione è stata ridisegnata, soprattutto nel cronografo. 

Longines Conquest Chronograph 2023

Grazie a un look decisamente più sportivo, il Longines Conquest Chronograph è uscito nel 2023 in quattro combinazioni di colore: quadrante champagne con lunetta e contatori neri, bianco-argento con lunetta e contatori neri e scritta Tachymetre rossa, nero con lunetta nera, contatori argento e scritta Tachymetre rossa e, infine, blu con lunetta e contatori tono su tono. Quest’anno, se possibile, la sportività è aumentata ancora grazie alle nuove cromie: quadrante argentato e contatori blu o verdi, abbinati al colore della lunetta. 

L’ESTETICA DELL’OROLOGIO

Dal punto di vista del design, il Longines Conquest Chronograph rappresenta una decisa evoluzione rispetto al passato. Siamo di fronte a un cronografo Più elegante, più spigoloso, più moderno, ma anche più elegante rispetto a quelli che lo hanno preceduto, chiaro segnale della volontà di rendere la collezione più raffinata. Nello specifico, la forma della cassa è stata interamente rimodellata, con linee più dritte e rigorose, pulsanti a pompa più semplici e il sistema delle spallette proteggi corona più piccolo e meglio integrato nel design complessivo dell’orologio.

Longines Conquest Chronograph 2024

Poiché stiamo parlando del modello più sportivo di questa collezione, Longines ha optato per la cassa in acciaio da 42 mm contro i 41 mm del solo tempo. Incassa il calibro cronografico L898.5, il cui spessore fa lievitare anche quello complessivo dell’orologio, che arriva a 14,3 mm, comunque in linea con quello di altri cronografi automatici. La buona notizia della cassa arriva dalla sua impermeabilità, aumentata a 10 bar rispetto ai 5 dei cronografi precedenti. Un processo che va in senso opposto rispetto a quello del solo tempo: le referenze della collezione precedente erano impermeabili fino a 30 bar, ora scesi a 10.

Longines Conquest Chronograph 2024
Longines Conquest Chronograph 2024

L’orologio ha carattere, grazie a dettagli di design interessanti come la lunetta fissa con inserto in ceramica e scala tachimetrica, in pendant con il colore dei contatori. A essa si affiancano finiture classiche – e di alto livello, come ci si aspetta da Longines – come l’alternanza di superfici lucide e finemente satinate, la corona a vite, il vetro zaffiro antiriflesso a protezione del quadrante e il fondello trasparente a vite. Quest’ultimo ha un anello di incassaggio un po’ troppo ingombrante, ma è comprensibile considerando che il movimento ha un diametro di 30 mm in una cassa da 42.

ANIMO SPORTIVO

Nella lavorazione del quadrante del Longines Conquest Chronograph, il brand ha messo tutta la propria maestria. Il risultato è un’estetica sportiva ed equilibrata, che potrebbe far preferire la versione cronografo anche a chi, normalmente, ama quella solo tempo. L’evoluzione rispetto al passato è evidente, con un quadrante completamente ridisegnato. Su tutte le versioni del Conquest sono scomparsi i numeri arabi sovradimensionati, sostituiti da indici trapezoidali applicati che fanno da congiunzione tra il giro esterno della minuteria e il centro del quadrante.

Longines Conquest Chronograph 2024

Interessante il dettaglio di leggibilità. Alla base di ciascun indice c’è un quadratino di SuperLuminova incorniciato e, dove non è possibile metterlo per via della presenza dei contatori (ore 3, 6 e 9), il materiale luminescente è applicato all’indice stesso. Riferimento al passato è l’anello con finitura circolare posto al di sotto degli indici stessi, in tinta con lunetta e contatori. Da segnalare, infine, che anche le lancette sono state ridisegnate e che manca un elemento: il datario. Una scelta poco apprezzata da molti ma che, di contro, trova anche non pochi estimatori.

Longines Conquest Chronograph 2024
Longines Conquest Chronograph 2024

Il tocco di colore che caratterizza la lunetta e i contatori si ritrova anche sui cinturini in caucciù blu, verdi o neri con fibbia pieghevole. La finitura dei cinturini ha dei motivi a clessidra abbinati al quadrante, a ricordare il logo di Longines. Si affiancano al classico bracciale in acciaio a tre file, con lavorazione lucida e fibbia deployante. Al momento della scelta dell’orologio, esso ha il bracciale o il cinturino, non sono dati entrambi in dotazione, anche perché il cronografo non è dotato di un sistema per lo sgancio e la sostituzione rapida. Come spesso accade, cinturino o bracciale incidono sul prezzo finale: 4.150 euro per il Longines Conquest Chronograph cinturinato, 4.300 euro per le versioni braccialate.

IL CALIBRO DEL LONGINES CONQUEST CRONOGRAPH

Il “motore” dell’orologio è il calibro Longines L898.5, attualmente montato solo sulla collezione Conquest Chronograph. Sviluppato su base L895.2 (incassato nei cronografi della collezione Heritage), deriva a sua volta dall’ETA 2892 attraverso l’ETA A31.L01. Visibile attraverso il fondello in zaffiro, questo calibro cronografo automatico è dotato di una molla in silicio antimagnetica e di una buona riserva di carica di 59 ore.

Longines Conquest Chronograph 2024
Longines Conquest Chronograph 2024
Longines Conquest Chronograph 2024

Da un punto di vista tecnico si tratta di modulo cronografico su una base ETA 2892, non di una architettura integrata tra cronografo e treno del tempo. Ciò comporta che le sue prestazioni siano pressoché identiche a quelle di un cronografo integrato, ma che la visione che si ha dal fondello sia quella di un normale calibro automatico. Una scelta tecnica fatta da Longines, che per questo modello avrebbe potuto impiegare anche altri calibri a catalogo, come per esempio l’L688.2 con ruota a colonne. Anche così, il Longines Conquest Chronograph rimane un orologio dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.

By Davide Passoni

Longines Conquest Chronograph 2024