King Seiko KS1969: l'eleganza della tradizione
24 Luglio 2024Non è un mistero il fatto che Seiko arrivi a toccare un ampio target di appassionati e di collezionisti. Dalla entry price Seiko 5 Sports fino alle pregiate collezioni dedicate al mondo subacqueo e allo sport, i numerosi modelli e le tante anime di questi orologi giapponesi offrono qualcosa per tutti. Anche passando dalla collezione King Seiko, che ha da poco presentato una nuova serie ispirata a un design del 1969 e che, dopo il rilancio di inizio 2021, si sta distinguendo per proposte dall’estetica ricercata, difficilmente etichettabile in modo semplicistico come vintage. Perché questo stile affonda le proprie radici non solo nella storia del marchio, ma in quella di un Paese e di un’epoca – il Giappone degli anni ’60 – che l’hanno segnata nel profondo, insieme al gusto dei consumatori, orientali e occidentali.
DA SEIKO A KING SEIKO
Il marchio, conosciuto originariamente come Seikosha, fu fondato nel 1881 da Kintarō Hattori. Parte del rebranding della Manifattura, nei primi anni ’60, fu determinato dalla decisione dell’azienda di produrre orologi più moderni, precisi e lussuosi. A quel tempo, Seiko aveva due siti di produzione: Suwa Seikosha e Daini Seikosha. La sana rivalità che si instaurò tra loro favorì una progressiva innovazione tecnologica che si tradusse in una sempre maggiore eccellenza per gli orologi prodotti.
Nel 1961, Daini Seikosha sviluppò il proprio orologio di lusso, il King Seiko, e quattro anni dopo, nel 1965, lanciò la seconda generazione del modello, dotato del calibro 44A a carica manuale, con la referenza 44-9990. Questo segnatempo fu chiamato KSK, dove KS significava King Seiko e la K finale stava per Kisei-Tsuki, che in giapponese significa stop-secondi. La collezione King Seiko si è distinta nel tempo per i suoi orologi caratterizzati dall’eccellenza dell’artigianato giapponese e alimentati da affidabili movimenti meccanici.
Per esempio, molti calibri erano ad alta frequenza e nel 1968 Seiko conquistò la vittoria al concorso cronometrico di Ginevra. Nello stesso anno, Daini Seikosha sottopose all’Osservatorio di Neuchâtel 103 esemplari del suo calibro manuale 4520 per la certificazione di cronometro. Si trattava di movimenti ad alta frequenza che funzionavano a 36.000 alternanze/ora, come i cronometri vincitori del premio ginevrino: 73 calibri superarono la prova e furono certificati come cronometri da osservatorio.
King Seiko cessò la produzione a metà degli anni ’70 e ad oggi i suoi orologi sono diventati molto ricercati sul mercato secondario. Dopo una prima, temporanea rinascita nel 2000, nel gennaio 2021 Seiko ha rieditato un’edizione limitata del King Seiko più ricercato, il KSK SJE083 del 1965. A quegli anni ritorna oggi con la sua nuova serie, che si rifà in questa occasione a un modello del 1969, visto con gli occhi del 2024.
IL DESIGN DEL KING SEIKO KS1969
King Seiko ha infatti scavato a fondo nei propri archivi per creare la serie KS1969, una collezione di dress watch basati sul King Seiko 45KCM del 1969. Un orologio che ebbe il pregio di introdurre una nuova silhouette di cassa e di ispirare numerose altre creazioni del marchio nel decennio successivo. Sebbene l’estetica generale dei King Seiko KS1969 derivi in maniera inequivocabile dal loro predecessore vintage, i nuovi modelli sono realizzati con materiali e metodi di produzione moderni. La serie debutta con tre diverse varianti di colore, a cui si aggiunge una quarta in edizione limitata per celebrare il 100esimo anniversario del primo orologio prodotto con il marchio Seiko sul quadrante.
Ciò che salta subito all’occhio è la particolare forma a cuscino della cassa, che caratterizzava appunto il modello del 1969. Una forma che, come per tutti gli orologi Seiko, non deve essere considerata come a sé stante, ma nell’estetica complessiva del segnatempo, a sua volta visto come un oggetto nello spazio. Una filosofia costruttiva olistica che richiama la “Grammatica del design” di Taro Tanaka, di cui potete leggere qui. Oltre alla forma, ciò che distingue la cassa dei nuovi King Seiko KS1969 è la sua curvatura che la rende ergonomica e comoda al polso. Le dimensioni sono piuttosto contenute, trattandosi di un dress watch: 39,4 mm di diametro per 9,9 di spessore. Insieme al vetro zaffiro box rendono l’orologio particolarmente adatto a essere indossato sotto a una camicia.
Come è nella tradizione di King Seiko, nella lavorazione della cassa è stata posta una attenzione a dir poco maniacale. Si può dire che la sua forma, più che dall’acciaio che la costituisce e dalle macchine che l’hanno lavorata, sia costruita dalla luce. Le superfici lucidate a specchio, compresa la lunetta sottile, riflettono i raggi e ne rimandano i bagliori verso indici e quadrante, in un gioco di richiami che regala all’orologio un’armonia organica.
QUADRANTI CAPOLAVORO
Oltre alla cassa di design, il punto di forza dei King Seiko KS1969 è il quadrante o, meglio, la scelta cromatica e la lavorazione del quadrante. È infatti disponibile in tre colori standard, argento, verde bosco e una tonalità cosiddetta “viola Edo”, che potete apprezzare nelle nostre immagini. Si chiama così perché è ispirata a un colore molto popolare durante un’epoca della storia giapponese, il periodo Edo (che, tra l’altro, è anche l’antico nome di Tokyo), il quale durò dal 1603 al 1868. King Seiko attribuisce al verde una gradazione che cattura il colore della vegetazione che ha contraddistinto alcune zone della città di Tokyo nel corso dei secoli.
La finitura dei quadranti nelle versioni viola e verde è leggermente granulata, a richiamare la texture della tradizionale carta washi, un elemento essenziale dell’arte e della cultura giapponese per secoli. Il quadrante argento ha invece una finitura più uniforme che, a nostro avviso, fa avvicinare di più il segnatempo al King Seiko 45KCM del 1969. Oltre ai tre quadranti che faranno parte della collezione corrente, come abbiamo anticipato Seiko ha prodotto anche un’edizione limitata a 700 pezzi. Si distingue dalle altre per la colorazione del quadrante, che potremmo definire azzurro ghiaccio, e per la sua lavorazione: un motivo strutturato che evoca le scaglie di un drago, segno zodiacale del 2024 per il calendario giapponese.
A ore 3 è presente la finestrella del datario. Un dettaglio che può piacere o meno, ma che nel caso della collezione KS1969 è stato oggetto di attenzione da parte di Seiko. Da una parte, il carattere tipografico usato per i numeri è molto simile a quello che si trova sul 45KCM originale. Dall’altra, il colore del disco data è stato adattato a quello del quadrante: scuro per i quadranti viola e verde, bianco per i quadranti azzurro e argento.
Le lancette sono caratterizzate da superfici superiori spazzolate e da smussi lucidi, una lavorazione ripresa dagli indici applicati con bordi sfaccettati e finitura lucidata. Analogamente ad altri modelli King Seiko, i quadranti dei nuovi orologi KS1969 hanno l’indice a ore 12 che è ben evidente, in modo da offrire un accesso immediato alla lettura dell’ora. Ben curata la sua estetica: ha un motivo che richiama la piuma di una freccia, un elemento familiare della disciplina giapponese del tiro con l’arco. Per mantenere lo spirito di dress watch del tempo che fu, le lancette e gli indici sono completamente privi di materiale luminescente, il che dà alla collezione un aspetto ancora più raffinato ed elegante.
KING SEIKO 1969: CALIBRO E PREZZO
Mentre il King Seiko 45KCM originale del 1969 era alimentato da un calibro 45 a carica manuale con certificato di cronometro, all’interno del KS1969 si trova il calibro 6L35, un calibro sottile a carica automatica. Introdotto a Baselworld 2018, il 6L35 è uno sviluppo del 4LXX, che nella versione 4L75 era impiegato da Credor. È utilizzato principalmente nelle offerte Seiko di fascia media ed è quindi meglio rifinito e più finemente regolato rispetto ai suoi compagni di scuderia più “semplici”, come il calibro 6R15.
Rispetto ai movimenti automatici Seiko entry-level, il calibro 6L35 offre specifiche superiori, con una frequenza di funzionamento più elevata di 28.800 alternanze/ora e una riserva di carica di circa 45 ore. Inoltre offre tolleranze di cronometraggio più strette, con standard di -10/+15 secondi al giorno. Nonostante la sua precisione e affidabilità, a nostro avviso il movimento manca di alcune finezze tecniche come la spirale in silicio. Dopotutto, la maggior parte degli orologi di questo segmento di prezzo ha movimenti affidabili e ha, come punti di forza, il design e le finiture. Non c’è dubbio che, in questi due aspetti, il King Seiko KS1969 sia al top.
Lo dimostra anche il bracciale in acciaio che completa tutte le quattro referenze della collezione. Si tratta di un bracciale composto da ben 13 file le cui superfici sono alternate tra spazzolate e lucide, con un design che sembra quasi una sorta di grana di riso appiattita. Il risultato è una vestibilità morbida e precisa (lo abbiamo provato alla Boutique Seiko di Milano, in Via della Spiga), accentuata dall’impiego della fibbia a farfalla con un doppio pulsante di rilascio che mantiene il profilo del bracciale sottile e indossabile.
Una nota di merito per Seiko per ciò che riguarda la politica dei prezzi. Da tutto quello che avete potuto leggere sopra, dovrebbe essere chiaro che il nuovo King Seiko KS1969 di pone nella fascia alta dell’offerta del brand; quindi il prezzo di 3.200 euro della collezione è coerente sia con il posizionamento, sia con l’evidente alta qualità del King Seiko KS1969. Ciò che apprezzabile è il fatto che la limited edition abbia lo stesso costo degli orologi in collezione corrente. Un segno di rispetto per il mercato, per gli appassionati, per la tradizione di cui questo orologio è custode.
By Davide Passoni