Greubel Forsey: la poesia dell'alta orologeria
26 Febbraio 2024Il concetto di orologeria indipendente è troppo importante per non essere preso seriamente. Lo sa bene Antonio Calce, Ceo e azionista di Greubel Forsey, che nel 2022 ha operato una sorta di buyback verso Richemont, riacquistando il 20% delle quote societarie che era nelle mani del colosso del lusso dal 2006, ossia da due anni dopo la fondazione dell’azienda. Solo due anni. Richemont ci aveva visto lungo sulla qualità di Greubel Forsey, ma poi Calce ha deciso che l’indipendenza era un valore più importante rispetto all’appartenenza a un grande gruppo. Una scelta naturale, se si guarda alla storia di questo incredibile marchio.
LE ORIGINI DI GREUBEL FORSEY
Perché Greubel Forsey è un caso a parte anche per gli standard altissimi dell’orologeria indipendente di fascia alta, un settore nel quale l’attenzione maniacale ai dettagli e le visioni decisamente personali dell’arte orologiera sono la norma. L’azienda produce un numero limitato di orologi all’anno e ciascuno di essi è notevolmente diverso da quelli prodotti da qualsiasi altro brand.
Greubel Forsey è famosa soprattutto, tra collezionisti e appassionati, per i suoi orologi con tourbillon, perché fin dalla sua fondazione è in prima linea nell’innovazione e nel design di questa altissima complicazione. Ma l’azienda ha anche creato complicazioni top, tra le quali la grande sonnerie e un calendario perpetuo con equazione del tempo.
Se l’azienda fu fondata nel 2004, in realtà la sua storia ebbe inizio molto prima. Era il 1992 quando Robert Greubel e Stephen Forsey si incontrarono a Le Locle, in Svizzera, nell’atelier di grandi complicazioni Renaud & Papi. Forsey, inglese, aveva studiato orologeria al prestigioso WOSTEP (Watchmakers of Switzerland Training and Educational Program) a Neuchâtel e lavorato da Asprey’s a Londra nel dipartimento di restauro. Robert Greubel, un orologiaio francese originario dell’Alsazia, era arrivato a da Renaud & Papi dopo un periodo in IWC, dove aveva lavorato al Grande Complication del 1990: un orologio con ripetizione minuti, cronografo e calendario perpetuo con indicazione dell’anno a quattro cifre.
Non è un caso che i due si siano incontrati da Renaud & Papi. Tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000 l’atelier è stato una sorta di scuola di perfezionamento per giovano orologiai indipendenti. Oltre a Robert Greubel e Stephen Forsey, frequentavano l’atelier anche altre persone che poi avrebbero avuto carriere brillanti nell’orologeria. Tra essi Andreas Strehler, i fratelli Grönefeld, Anthony de Haas di A. Lange & Söhne, Carole Forestier-Kasapi attuale direttrice del dipartimento movimenti di TAG Heuer.
Là il terreno era fertile per questa generazione di orologiai giovani, talentuosi, con tanta fantasia e tante ambizioni. Stephen Forsey e Robert Greubel acquisirono rapidamente una solida esperienza nel campo dell’alta orologeria e nel 2001 lasciarono l’atelier per fondare la propria azienda, specializzata in complicazioni e chiamata CompliTime.
Erano gli anni del pieno rinascimento dell’orologeria meccanica e della nascita degli “iper-orologi”. Il momento giusto, pensarono i due, per lanciare un proprio marchio Nacque così, nel 2004, Greubel Forsey e cominciò la propria avventura mettendo da subito in chiaro a quale tipo di orologeria guardasse: quella espressa nel primo orologio del brand: il Double Tourbillon 30º.
IL DOUBLE TOURBILLON 30º
I due non potevano che iniziare da qui. Non avere un tourbillon in collezione, se ci si propone come marchio di alta orologeria, è impensabile, nonostante la maggior parte dei tourbillon degli orologi da polso non ha aggiornato in modo significativo i fondamenti del design da quando questa complicazione è stata inventata. Proprio qui si è espresso il colpo di genio di Greubel Forsey.
Il Double Tourbillon 30º non è un tourbillon convenzionale. È composto da due gabbie anziché da una: quella interna ruota una volta ogni sessanta secondi, quella esterna una volta ogni quattro minuti. Questo è ciò che rende a tutti gli effetti il Double Tourbillon 30º un “doppio tourbillon”: il fatto che è dotato di due gabbie, una rotante all’interno dell’altra, che girano a velocità diverse.
Ma ciò che davvero cambia le regole del gioco è il fatto che l’asse del bilanciere non si trova – come quasi sempre succede nei tourbillon ma anche negli orologi convenzionali – direttamente sull’asse verticale del movimento. È sfalsato rispetto a esso di trenta gradi. Questo tipo di progettazione fa in modo che, indipendentemente dalla posizione in cui si trova l’orologio, gli organi regolatori non si trovano mai nelle posizioni più estreme per più di un attimo.
La massima deviazione di marcia in un orologio si verifica tra le posizioni perfettamente piatta e perfettamente verticale; poiché il tourbillon non rimane mai in nessuna delle due posizioni per più di una frazione di secondo, è possibile evitare le deviazioni più estreme. Ciò significa che, se anche prima di questo segnatempo esistevano orologi con tourbillon, il Double Tourbillon 30º può essere considerato il primo progettato specificamente per le condizioni che un orologio da polso incontra nell’uso quotidiano.
IL TOURBILLON DI GREUBEL FORSEY RADDOPPIA: QUADRUPLE TOURBILLON
La seconda invenzione è il Quadruple Tourbillon, ossia due sistemi Double Tourbillon 30º all’interno dello stesso orologio. La logica alla base del Quadruple Tourbillon è esattamente la stessa del Doppio Tourbillon 30º, ma la volontà di minimizzare il più possibile gli effetti della gravità sulla precisione dell’orologio è portata a un livello ancora più estremo.
I due sistemi a doppio tourbillon aumentano ulteriormente l’effetto di media del sistema a doppio tourbillon. Per ottenere un vantaggio ancora più evidente, uno dei due doppi tourbillon è invertito, in modo che i bilancieri siano sfalsati non solo rispetto al piano orizzontale dell’orologio, ma anche gli uni rispetto agli altri. La media delle velocità dei due sistemi tourbillon viene calcolata attraverso un meccanismo differenziale per produrre una velocità più stabile rispetto a quella di ciascun sistema preso singolarmente.
Il lavoro fatto sul Quadruple Tourbillon ha poi consentito a Greubel Forsey di portare la complicazione all’interno di altri pezzi super sofisticati come l’Invention Piece 2 o il Quadruple Tourbillon GMT, incredibile dal punto di vista visivo con i due sistemi del doppio tourbillon e del globo terrestre in miniatura, che ruota una volta ogni 24 ore.
ASSECONDARE LE… INCLINAZIONI
Nel 2007 fu la volta della terza invenzione di Greubel Forsey, il Tourbillon 24 Secondes. Una soluzione tecnica che puntava, come nel caso del Double Tourbillon 30º e del Quadruple Tourbillon, a minimizzare gli effetti della gravità sulla precisione di marcia. Solo che, questa volta, arrivava alla soluzione attraverso una strada differente.
I tourbillon doppio e quadruplo puntavano a far ruotare il sistema regolatore in una gamma quanto più ampia possibile di posizioni per evitare gli effetti negativi di quelle più estreme, perfettamente orizzontale o perfettamente verticale. Il Tourbillon 24 Secondes è un sistema meccanicamente molto più semplice che adotta forse un approccio più diretto.
Mentre i meccanismi del tourbillon doppio e quadruplo utilizzavano un sistema molto complesso di gabbie l’una dentro l’altra e – nel caso del tourbillon quadruplo – di differenziali, il Tourbillon 24 Secondes utilizza un tourbillon singolo, inclinato però a 25º e che ruota molto velocemente: un giro della gabbia ogni 24 secondi.
Nonostante la soluzione sia molto diversa da quella del Double Tourbillon 30º e del Quadruple Tourbillon, la logica di base è la stessa: solo che in questo caso il tourbillon ruota così rapidamente che le possibilità che trascorra un tempo significativo in una qualsiasi delle posizioni estreme sono quasi pari a zero.
GREUBEL FORSEY E IL DIFFERENTIEL D’ÉGALITÉ
Con il Différentiel d’Égalité, Greubel Forsey spostò la ricerca dalla riduzione degli effetti della gravità sulla precisione di un orologio da polso alla fornitura di energia necessaria al funzionamento del bilanciere. Per la soluzione, i due orologiai partirono da un dato di fatto: tutti gli orologi sono azionati da una spirale principale, le cui spire si stringono quando si carica un orologio e si svolgono quando alimenta il treno di ingranaggi.
Il problema è che la molla tende a fornire troppa potenza quando è del tutto avvolta e non a sufficienza quando raggiunge la fine della sua riserva di carica. Greubel Forsey ha provato a risolvere il problema includendo nel sistema un meccanismo noto come remontoire, che è essenzialmente un’altra molla più piccola posizionata nel treno di ingranaggi, periodicamente caricata dalla spirale principale.
Poiché il remontoire viene riavvolto frequentemente, fornisce al sistema un’energia più costante. Tuttavia si presentano ancora picchi di potenza ogni volta che il remontoire viene riavvolto; per ovviare a questo, gli orologiai hanno aggiunto un sistema differenziale di un secondo al remontoire, in modo che le oscillazioni di potenza nell’erogazione di energia siano ridotte al minimo. Nel 2018, il Différentiel d’Égalité è stato inserito in un orologio con lo stesso nome.
ARRIVIAMO AL DOUBLE BALANCIER
Con il Double Balancier ci avviciniamo ai nostri giorni e vediamo l’Atelier alle prese con una nuova soluzione tecnica al problema che il tourbillon è progettato per affrontare, approcciato però con una strategia un po’ diversa.
Il Double Balancier non è infatti un orologio con tourbillon o con doppio tourbillon, ma è dotato di due bilancieri, entrambi inclinati con un angolo di 30º. Sono anche angolati in direzioni diverse, in base all’assunto che se un bilanciere si trova più vicino a una delle posizioni estreme (perfettamente orizzontale o perfettamente verticale), la sua variazione di velocità sarà in una certa misura compensata dall’altro bilanciere. I due sono collegati attraverso un meccanismo differenziale, che produce una singola velocità, la media di entrambi i bilancieri. È un sistema adottato, per esempio, nel Double Balancier Convexe di cui abbiamo già scritto su Watch Insanity.
L’EQUAZIONE DEL TEMPO
Il QP à Équation, un orologio con calendario perpetuo, tourbillon inclinato di 25º e indicazione per l’equazione del tempo, è caratterizzato dalla presenza al suo interno di quello che Greubel e Forsey hanno chiamato “Le Compteur Mecanique”. Si tratta di un sistema di ingranaggi sovrapposti i quali codificano le informazioni destinate al calendario perpetuo, inclusa la lunghezza di ogni mese, così come il cambio dell’anno bisestile nella lunghezza del mese di febbraio.
“Le Compteur Mecanique” aziona a sua volta un sistema di dischi di zaffiro che mostrano l’equazione del tempo e il mese. L’orologio è dotato anche di anche una visualizzazione a quattro cifre dell’anno, che si può trovare sul retro del movimento.
A proposito di equazione del tempo, una complicazione non così comune in orologeria, il sistema che in un segnatempo consente di calcolarla è particolarmente complesso. L’equazione del tempo mostra infatti lo scarto tra il tempo solare medio e il tempo solare apparente. Per rendere la cosa più intuitiva, è come se vedessimo l’ora su una meridiana o su un orologio. Mentre quest’ultimo mostra la durata media di una giornata, ossia 24 ore, la lunghezza di un giorno mostrata da una meridiana varia leggermente durante l’anno a causa delle variazioni dell’orbita terrestre e dell’inclinazione dell’asse, del pianeta.
Come potete immaginare, si tratta di un virtuosismo meccanico e matematico che solo pochi marchi sono in grado di padroneggiare. Il fatto che tra questi ci sia Greubel Forsey, non stupisce affatto.
LE OTTO INVENZIONI FONDAMENTALI
Come avrete capito, niente può descrivere l’approccio all’orologeria di Greubel Forsey meglio della parola invenzione. Fin dall’inizio, Greubel Forsey rifiutò l’idea che tutto fosse già stato creato e intraprese una ricerca essenzialmente, ma non esclusivamente, incentrata sulla cronometria.
Una ricerca che ha portato, appunto, a otto invenzioni fondamentali che riassumiamo qui per dare una panoramica conclusiva dell’opera dell’atelier: 2004 – Double Tourbillon Technique 30°, 2005 – Quadruple Tourbillon, 2006 – Tourbillon 24 Secondes, 2007 – Balancier Spiral Binôme, 2008 – Différentiel d’Égalité, 2009 – Double Balancier, 2015 – Compteur Mécanique, 2023 – Tourbillon Cardan.
IL TOURBILLON CARDAN
Vale la pena soffermarci un attimo sulla più recente, il Tourbillon Cardan, e vederne le principali caratteristiche che la rendono unica. Il Tourbillon Cardan combina tre principi. Il primo principio è il tourbillon. Mentre la maggior parte di essi ha un giro di 60 secondi, quello dell’ottava invenzione fondamentale è quasi quattro volte più veloce: solo 16 secondi, tempo che lo rende finora il più veloce tourbillon di Greubel Forsey.
Incorpora, per la prima volta, il grande bilanciere progettato, sviluppato e realizzato internamente dall’atelier. Beneficia dell’equilibrio esemplare delle sue masse, delle sue grandi dimensioni (12,6 mm) e delle sue oscillazioni ottimizzate. La sua elevata inerzia lo rende inoltre meno sensibile agli urti e alle variazioni di velocità.
Il secondo principio è l’angolo di 30°. Il tourbillon, così come è stato concepito oltre due secoli fa, è stato progettato per orologi da tasca indossati verticalmente. Per un orologio da polso, il suo design doveva essere completamente ripensato, ottimizzato per le posizioni adottate nella vita quotidiana del 21° secolo. L’angolazione di 30° è la più efficace di queste ottimizzazioni.
Il terzo principio sono i due anelli mobili, collegati da due assi di 90°, che guidano il tourbillon. In 48 secondi si inclinano avanti e indietro. Nel Tourbillon Cardan, l’inclinazione degli anelli è controllata (da +30° a -30°), mentre il grado di inclinazione del tourbillon è inclinato (anch’esso di 30°) e non varia, offrendo un migliore rapporto tra velocità angolare e prestazione cronometrica.
Il Tourbillon Cardan ha quattro bariletti sovrapposti coassialmente, con una molla che scivola per evitare un’eccessiva tensione durante l’avvolgimento. In questo modo, il movimento arriva a 80 ore di riserva di carica.
PIOGGIA DI PREMI PER GREUBEL FORSEY
Potremmo elencare nel dettaglio tutte le caratteristiche degli altri pezzi e delle altre meraviglie meccaniche che Greubel Forsey è stata in grado di creare in poco meno di vent’anni, ma rischieremmo di non finire mai. Dal Tourbillon GMT all’Art Piece 1, dall’Hand Made 1 al Signature 1 all’Invention Pièce, ciascuno di essi è una piccola, grande opera d’arte. Che hanno fruttato non pochi premi.
Nel 2007, l’Invention Pièce 1 ha vinto il premio per la categoria “Grand Complication Watch” assegnato dalla rivista internazionale “Revolution”. Sempre nel 2007, la rivista svizzera “Montres Passion” ha assegnato il “Premio speciale della giuria – Orologio dell’anno” al Tourbillon 24 Secondes. Soddisfazioni anche nel 2008: ancora “Revolution” ha conferito al Quadruple Tourbillon il premio “Technical Achievement Award”.
Nel 2009, sempre il Quadruple Tourbillon è stato nominato miglior “Orologio con grandi complicazioni” del Grand Prix d’Horlogerie Asia, mentre il Double Tourbillon 30º ha vinto il premio “Grand Complication Watch” al Grand Prix d’Horlogerie de Genève.
Il 2011 e il 2012 sono stati gli anni dell’Invention Piece 2. Nel 2011, ai Watch World Awards in India il segnatempo ha vinto il premio come miglior “Orologio in edizione limitata dell’anno” e Greubel Forsey è stato premiato per il suo “contributo all’Alta Orologeria”. L’anno dopo ha vinto ben due premi: “Best Design Watch” ai Middle East Premier Awards e “Grand Complication Watch” al Grand Prix d’Horlogerie de Genève. Sempre a Ginevra, altri due riconoscimenti per Greubel Forsey: “Mechanical Exception Watch per la Grande Sonnerie nel 2018 e “Men’s Complications Watch” nel 2020 per Hand Made 1.
L’arrivo di Antonio Calce in azienda come Ceo e azionista a dicembre 2020 ha proiettato il brand in una nuova era. È il primo amministratore delegato nella storia dell’azienda, con alle spalle lunghe esperienze in Piaget e Panerai, alla guida di Corum del gruppo Sowind. Capite le grandi potenzialità del marchio, ha il compito di accompagnarlo nelle nuove sfide tecniche e di mercato: il nuovo percorso che il marchio sta intraprendendo segue la sua visione e le sue linee guida, insieme all’impulso sempre presente di Robert Greubel, presidente del consiglio di amministrazione.
LA MANIFATTURA SI ESPANDE
Dalla sua creazione, il team interno di ricerca e sviluppo di Greubel Forsey ha depositato 68 brevetti in 20 anni. Sono stati tutti controllati e convalidati da un esperto interno dedicato e sono stati parte integrante dello sviluppo di oltre 30 movimenti, passati e presenti.
Oggi, la realtà dell’azienda racconta di 22 persone impiegate nel settore Ricerca e Sviluppo, sotto la guida di un Responsabile Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Includono un orologiaio, un progettista di prototipi e due micro-meccanici che si dedicano esclusivamente agli sviluppi al di fuori del Master Plan, indipendenti al 100% dalla produzione delle collezioni Greubel Forsey. Un polo di quattro persone con i propri orari, le proprie squadre e risorse.
Inoltre, la manifattura di La Chaux-de-Fonds triplicherà quasi le proprie dimensioni grazie a un investimento di 20 milioni di franchi, passando dagli attuali 2.000 mq a 5460 mq. L’espansione consentirà al marchio di sviluppare nuove competenze interne, rafforzare le proprie unità di ricerca e sviluppo e aumentare gradualmente la capacità produttiva.
Il nuovo edificio ingloberà la struttura esistente, risalente al 2009, pur mantenendone le caratteristiche architettoniche. L’inizio dei lavori è previsto nel primo trimestre del 2024, in occasione del 20° anniversario del marchio e la nuova manifattura sarà pienamente operativa entro il 2026.
Ce n’è abbastanza per designare Greubel Forsey come uno dei marchi dotati di maggiore raffinatezza e ricerca tecnica del XXI secolo. Senza scomodare l’eredità di Abraham-Louis Breguet con paragoni privi di senso, l’approccio all’orologeria di Greubel Forsey è comunque destinato a lasciare un segno nell’intero settore negli anni a venire. Il payoff del marchio “Art of Invention” non avrebbe potuto essere più azzeccato.
By Davide Passoni