Girard-Perregaux: Laureato Absolute Light
15 Luglio 2020Migliorare la perfezione. Per chi ama e conosce il mondo dell’orologeria, quella che può sembrare una contraddizione in termini è invece l’aspirazione che fa progredire ogni Maison nella ricerca di nuovi segnatempo o di nuove soluzioni. Il miglioramento della perfezione è una sfida per quei marchi, come Girard-Perregaux, che hanno in collezione modelli entrati nel mito, nel nostro caso il Laureato.
Non c’è bisogno di ricordare qui la storia del “principe” di Girard-Perregaux, nato nel 1975 dalla matita di un architetto milanese, con forme ispirate alla lezione di Gerald Genta e un bracciale integrato tanto amato all’epoca quanto riscoperto oggi. Un orologio che ha attraversato i decenni restando fedele a se stesso e incontrando, di volta in volta, complicazioni, dimensioni e materiali diversi. A proposito di materiali, l’ultimo e più affascinante è lo zaffiro, che dà vita al Laureato Absolute Light.
Questo segnatempo arricchisce la linea Absolute della collezione Laureato, presentata per la prima volta durante il SIHH 2019 quando Girard-Perregaux la sviluppò in tre versioni: solo tempo, ore del mondo e cronografo. Se Watches & Wonders Geneva ci fosse stata, l’Absolute Light avrebbe probabilmente rubato la scena, ma sappiamo tutti com’è andata…
NEL SEGNO DELL’8
La nuova interpretazione resa dal Laureato Absolute Light mette insieme forma e funzione; non una trovata originale, direte voi: tutte le Maison si vantano di fondere tra loro questi due elementi. Vero, ma Girard-Perregaux lo fa in maniera geniale, trasformando i componenti tecnici dell’orologio in distintivi elementi di design.
Per la prima volta, infatti, la platina è ottagonale e avvitata assieme a lunetta, cassa e fondello negli otto angoli della figura geometrica, per mettere in risalto questa forma. Tutto l’orologio diventa così a forma di ottagono, racchiuso in una cassa da 44 mm in zaffiro e titanio. L’8, segno e simbolo dell’infinito (nonché numero fortunato nella cultura cinese, cui sempre più brand strizzano l’occhio), ritorna nei pezzi di questa edizione limitata: 88.
LAUREATO ABSOLUTE LIGHT: INNO ALLA TRASPARENZA
Lo zaffiro, dicevamo. Non è la prima volta che Girard-Perregaux si cimenta con questo materiale ultra moderno, come dimostra quel capolavoro che è il Quasar Light. Se in quell’orologio, però, ciò che stordisce l’appassionato è il contrasto tra la modernità del materiale e la classicità del movimento a tre ponti, nel Laureato Absolute Light a colpire è l’insieme avveniristico del segnatempo, esaltato dallo zaffiro cristallino della cassa che offre una straordinaria vista sul movimento da ogni lato, riflettendo la luce sulle superfici opache e lucide.
Il calibro in piena vista è un’interpretazione rivisitata del movimento automatico scheletrato di manifattura GP01800, da 28.000 alternanze/ora. La platina e i ponti trattati con NAC (un rivestimento scuro che offre una resistenza e una durata superiori rispetto ad altri trattamenti analoghi) sono di un grigio antracite audace, che spicca nella luce della cassa, e sfoggiano ben quattro diverse finiture.
La massa oscillante in oro scavato ha una forma particolare che non vanifica il lavoro di trasparenze dello zaffiro, perché garantisce la perfetta visibilità del movimento, secondo lo stile di Girard-Perregaux. L’anello nero, anch’esso trattato con NAC, è un’altra particolarità creativa del Laureato Absolute Light: le sue 12 sezioni curvate fra i triangoli lucidati a specchio, fungono da avveniristici indici delle ore.
DALL’ ACCIAIO AL CAUCCIU’
Come abbiamo ricordato sopra, una delle caratteristiche più belle del Laureato è sempre stata il bracciale integrato. Nel Laureato Absolute Light, l’acciaio è sostituito da un caucciù morbido e altamente resistente, ma la sostanza non cambia: il cinturino si integra perfettamente con l’orologio, come se i due componenti fossero un unico pezzo. Il sistema di micro-regolazione della fibbia fa il resto, garantendo massimo comfort al polso di chi lo indossa. Sicuro di non passare inosservato. (Prezzo €. 87.000)
By Davide Passoni