F.P. Journe Vagabondage: The Dream Trilogy
11 Aprile 2023“Vagabondare ristabilisce l’armonia originale che esisteva una volta tra l’uomo e l’universo” (Anatole France, Premio Nobel per la letteratura nell’anno 1921).
È sicuramente questa l’emozione primordiale che si prova quando si tiene tra le mani o si indossa, per la prima volta, un Vagabondage, essenza contemporanea del genio e della follia del Maestro François-Paul Journe. Quella del Vagabondage è una storia unica quanto complessa ed intricata, con un inizio difficile ed incerto, come quasi tutte le favole che meritano di essere raccontate. Per procedere con ordine dobbiamo fare un passo indietro nel tempo, correva l’anno 1997…
1997-2003: LE ORIGINI DEL VAGABONDAGE
Anno 1997
Non forse tutti sanno che il “primo” Vagabondage, diametralmente diverso nella forma da quelli oggi conosciuti, di cui però ne condivide certamente l’essenza, venne realizzato, nel lontano 1997, da un giovane F.P Journe direttamente per un amico.
Sotto il nome di Carpediem nacque così l’antenato del Vagabondage: l’orologio, infatti, ospitava un movimento automatico all’interno di una cassa tonda in oro giallo. A caratterizzare il quadrante era la presenza dall’ora saltante attorno a un bilanciere centrale a vista.
In seguito, su tale base F.P. Journe deciderà di sviluppare un orologio da polso con movimento a carica manuale, ispirato al Carpediem ma completamente ridisegnato ed incentrato sulle ore erranti: ad ospitare il nuovo movimento verrà dedicata la nuova cassa Tortue Plate che lo renderà iconico e riconoscibile agli occhi di tutti i Collezionisti.
Tale progetto, tuttavia, destinato a caratterizzare la futura linea iconica rimarrà per diverso tempo solamente un prototipo, essendo il Maestro concentrato su altre realizzazioni.
Anno 2003
Nel 2003, sei anni dopo la nascita del Vagabondage ed in occasione dell’organizzazione di una vendita benefica in favore della Fondazione ICM (l’Istituto di ricerca per le malattie del cervello e del midollo spinale, www.icm-institute.org), per il suo 30° anniversario Antiquorum contattò personalmente F.P. Journe chiedendogli di realizzare un pezzo unico in un lasso di tempo di soli sei mesi. Trattandosi di un’impresa ai limiti dell’impossibile, F.P. Journe decise di riprendere in mano l’embrione di quel progetto che a suo tempo, come detto, venne momentaneamente accantonato.
Per celebrare la ricorrenza, il Vagabondage venne realizzato in tre pezzi unici declinati nelle tre colorazioni dell’oro rosa, giallo e bianco (quest’ultima prima ed unica assoluta). Ad animare i segnatempo un movimento in ottone.
L’intero lotto, battuto tre volte il suo valore (per complessivi CHF 210’450 incluse le commissioni a carico dell’acquirente), verrà interamente aggiudicato dallo stesso Collezionista.
Caratteristica estetica che accomunerà tutte le successive edizioni è l’assenza della “firma” sul quadrante: questo perché ad avviso di F.P. Journe la particolarità e l’unicità caratterizzanti la cassa e la complicazione lo avrebbero reso immediatamente riconoscibile tra gli appassionati dell’Alta Orologeria.
Quello che poteva sembrare un eccesso di vanità circa vent’anni or sono, oggi non può che confermare le certezze e la sicurezza del suo Creatore, destinato ad entrare nell’Olimpo dell’Alta Orologeria con le sue opere d’arte.
L’asta ebbe un enorme successo ed un grande eco, l’orologio piacque subito agli appassionati che impazzirono letteralmente: così, numerosi Collezionisti iniziarono a chiedere a gran voce a F.P. Journe di iniziare una vera e propria produzione del Vagabondage inserendolo in catalogo.
2004: NASCE IL VAGABONDAGE I
Il Maestro accolse di buon occhio la richiesta realizzando una tiratura limitata trattandosi di un orologio completamente fuori degli schemi rispetto ai canoni della produzione dell’epoca.
Ed è così che nel corso dell’anno 2004, F.P. Journe decise di presentare il Vagabondage I in una esclusiva edizione limitata di soli 69 esemplari in platino (cui se ne aggiungono altri 10 con cassa sempre in platino ornata con 46 baguette di diamanti).
Tutti gli orologi verranno venduti in un brevissimo lasso di tempo senza alcuna promozione, foto o comunicazione ufficiale da parte della Manifattura di Ginevra.
Una cassa in platino ora ospita il nuovo Calibro manuale 1504 realizzato, al pari dei successivi, in oro rosa. L’innovativa lettura dell’ora avviene mediante ore digitali saltanti in una finestra “vagabonda” (essenza dell’orologio) la cui posizione indica i minuti.
In questo segnatempo, più che mai, si percepisce il costante movimento dell’ora nell’incessante, quanto affascinate, vagabondare del tempo nell’eternità.
2010: VIENE PRESENTATO IL VAGABONDAGE II
Trascorrono altri sei anni ed F.P. Journe decide di portare alla luce un nuovo capitolo della saga: come per il suo predecessore viene mantenuta l’iconica cassa Tortue Plate che diventa leggermente più grande (45,2×37,5 mm) ed il movimento a carica manuale.
Con l’introduzione del Calibro 1509, la vera novità spicca sul quadrante caratterizzato dalla presenza dell’indicazione digitale a scatto istantaneo sia delle ore che dei minuti regolata da un remontoir d’égalité a un minuto, mentre i secondi piccoli restano “classici”. A completare il quadrante, l’indicazione della riserva di carica ad ore dodici.
Il Vagabondage sta acquisendo sempre maggior spazio nella community degli appassionati e tra i Collezionisti. F.P. Journe decide di mantenere, ancora una volta, la tiratura limitata ma presenta una nuova declinazione della cassa: 69 pezzi in platino, altrettanti 68 in oro rosso 6N (oltre che 10 in platino con una cassa in cui sono incastonate, questa volta, 56 baguette di diamanti).
Il numero ristretto di esemplari lo rende un segnatempo dedicato, in primis, ai Collezionisti seriali: all’acquisto viene data la prelazione ai possessori del Vagabondage I cui viene data la possibilità di possedere lo stesso numero di serie. Scelta che verrà mantenuta anche alla presentazione del modello successivo.
2017: LA TRILOGIA È “QUASI” COMPLETA
Nel 2017, in abbinamento ad una prima mondiale, F.P. Journe presenta il Vagabondage III, l’orologio destinato a completare la trilogia.
La vera novità, destinata ad alzare ancora una volta l’asticella, è una funzione che, data la complessità tecnica, non era mai stata sviluppata: parliamo della presenza di un display con ore e secondi digitali a scatto istantaneo posti rispettivamente in corrispondenza delle ore dieci e delle ore sei: lo scatto è regolato da un remontoir d’égalité a un secondo.
L’indicazione dei minuti, questa volta, resta tradizionale mediante una sfera centrale, mentre, l’indicatore della riserva di carica viene spostato ad ore uno.
Ancora una volta il Maestro setta un nuovo livello nell’orologeria meccanica, dimostrando di essere sempre un passo avanti mediante soluzioni tecniche neppure concepibili ai più: stesso numero di esemplari (68 in oro rosso 6N, 69 in platino e, ancora una volta, 10 in platino completati da una serie di 56 baguette di diamanti) e stesso metodo di assegnazione mediante prelazione riservata ai possessori della serie precedente.
2022: VAGABONDAGE I OR, LA NOVITÀ CHE NESSUNO SI ASPETTA
Quando la trilogia poteva apparire completa, ecco che F.P. Journe ci stupisce ancora una volta. I più attenti, infatti, si saranno accorti che il Vagabondage I venne realizzato in soli 69 esemplari in platino mentre la variante in Oro Rosso 6N non venne mai prodotta.
A distanza di quasi diciotto anni, F.P. Journe ha deciso di completare la trilogia Or, quella con cassa in oro per l’appunto.
Il Vagabondage I Or, però, non è una copia fedele del Vagabondage I presentato nell’ormai lontano 2004: una cassa di dimensioni nuove (45,2×37,5 mm, rispetto ai 41×34 mm del suo antenato), infatti, è destinata ad ospitare un movimento aggiornato, il Calibro 1504.2.
È lo stesso F.P. Journe ad affermare come il Vagabondage I possa essere considerato un prototipo dell’epoca: grazie all’esperienza maturata nel corso di quasi due decadi è stato possibile realizzare un movimento aggiornato e maggiormente affidabile.
Chiaramente, come per i modelli precedenti, il Vagabondage I Or viene assegnato prioritariamente ai Collezionisti già in possesso del Vagabondage II e del Vagabondage III in oro, con il numero corrispondente.
In conclusione, non possiamo che osservare come quella del Vagabondage sia una storia diversa, intrisa dalla passione e dalla maestria di un uomo che, ogni volta, è stato ed è in grado di stupire. Una storia nata da una creazione inizialmente pensata privatamente per un amico, sviluppata per un’asta benefica e, infine, proposta in tre serie limitate (più una) amate dai Collezionisti e dagli appassionati dell’Alta Orologeria, da chi è alla costante ricerca di nuovi orizzonti tecnici ed è affascinato dalla possibilità di “scoprire” nuovi modi di leggere l’ora, amando perdersi, vagabondando, nell’infinità del tempo.
By Alberto Moroso