F.P. Journe Répétition Souveraine: Il suono sottile del tempo
30 Dicembre 2021L’orologeria di François-Paul Journe è un po’ come quei videogiochi fatti a livelli, nei quali ciascuno di essi, una volta superato, ne sblocca uno inaspettato e, spesso, ancora più difficile. I segnatempo firmati F.P. Journe sono una sfida e una scoperta continue, con complicazioni che il maestro marsigliese, nella sua genialità, riesce a far apparire naturali pur nella complessità estrema. Livello dopo livello.
Chi altri avrebbe mai pensato di realizzare – e di riuscire a farlo – un orologio con ripetizione minuti ultrapiatto, se non lui? Dopo essersi cimentato con la grande e la piccola suoneria al passaggio nel Sonnerie Souveraine, ha voluto tornare nel mondo delle sette note con il Répétition Souveraine, senza limitarsi a un orologio con ripetizione minuti qualunque (che già sarebbe stato una sfida tecnica notevole), ma provando a spingere ancora più avanti il limite delle dimensioni.
SUONERIA E RIPETIZIONE MINUTI
Giusto come cenno storico, ricordiamo che il più antico orologio con ripetizione minuti di cui si ha notizia fu costruito in Germania all’inizio del ‘700, per consentire di conoscere l’ora anche in assenza di luce (situazione non rara all’epoca) azionando un pulsante posto sulla cassa. Andiamo ora per gradi e diamo una rinfrescata al concetto di ripetizione minuti, differenziandolo da quello di suoneria al passaggio. Un piccolo ripasso a beneficio di chi potrebbe non aver chiare queste tipologie di orologi “musicali”.
Di norma la suoneria al passaggio, grande o piccola, è una complicazione per certi versi più raffinata rispetto alla ripetizione minuti. Mentre quest’ultima viene solitamente attivata azionando una “slitta”, la suoneria al passaggio batte le ore, i quarti e a volte anche i minuti appunto “al passaggio”, ossia quando l’orologio segna quella determinata ora. Le suonerie rintoccano dunque in momenti stabiliti, sia durante l’ora sia allo scoccare preciso dell’ora, mentre le ripetizioni sono azionate su richiesta.
Per specificare ulteriormente, la grande suoneria non è attivata da chi indossa l’orologio: ogni ora, il meccanismo batte il numero dell’ora attuale e ogni quarto d’ora ripete l’ora aggiungendo il quarto o i quarti d’ora. Anche la piccola suoneria non richiede l’intervento di chi porta il segnatempo: a differenza della grande, il meccanismo non ripete l’ora ogni quarto d’ora ma, a ogni ora completa, l’orologio batte l’ora attuale e ogni quarto d’ora batte il quarto o i quarti d’ora.
La ripetizione minuti, invece, è attivata attraverso una “slitta”, posta di solito sul lato della cassa, e rintocca le ore a seconda dell’impostazione data all’orologio; ci sono differenti versioni, tra le quali la ripetizione ogni mezzo-quarto e quarto d’ora, ogni 5 minuti oppure ogni minuto.
In entrambi i casi, siamo di fronte a complicazioni non a caso considerate tra le regine dell’orologeria, che non potevano esprimersi se non al massimo una volta affidate alle sapienti mani di F.P. Journe. Perché il Répétition Souveraine è un pezzo che incarna al massimo la genialità del maestro francese.
IL RÉPÉTITION SOUVERAINE E IL GIOCO DI PRESTIGIO DI F.P. JOURNE
Genialità perché la caratteristica principale di questo orologio, oltre alla complicazione di eccellenza, è il fatto che un calibro del genere è stato ridotto a uno spessore di soli 4,50 mm. Un virtuosismo tecnico che ha necessitato il ripensamento e lo sviluppo ex novo del meccanismo di ripetizione minuti. Lavoro che a sua volta ha comportato la registrazione di due brevetti da parte di F.P. Journe, proprio per la parte di ripetizione minuti. E sono due brevetti non banali.
La prima invenzione tecnica riguarda il timbro acustico piatto, componente che F.P. Journe ha impiegato anche nel Sonnerie Souveraine; piatto perché non è posizionato intorno al movimento, lungo il perimetro della cassa, ma al di sotto del quadrante. In questo modo, consente di ampliare lo spazio a disposizione per gli elementi del calibro e, quando colpito dal martello, produce un suono più limpido e forte rispetto ai timbri tradizionali.
La seconda è ancora più tecnica e, per un certo verso, più rivoluzionaria rispetto al classico funzionamento del ripetizione minuti come lo conosciamo. Il Répétition Souveraine di F.P. Journe non utilizza infatti martelli distinti per battere le ore e i minuti, come accade normalmente, ma impiega un unico martello. Tra il rintocco delle ore e quello dei minuti è stata inserita una pausa automatica quando non ci sono quarti da battere, i quali suonano in modo convenzionale su due diverse tonalità. Insieme a un’innovazione nel sistema dei rastrelli, questo sviluppo ha consentito di guadagnare ulteriore spazio per alloggiare il movimento.
UN SUONO… D’ACCIAIO
Ha così preso vita il calibro 1408 a carica manuale che, visto dal fondello in vetro zaffiro, sembra più simile a un calibro a carica manuale che a una grande complicazione. Merito delle invenzioni di cui abbiamo parlato poco fa, ma anche della lavorazione delle platine e dei ponti in oro rosa 18 carati e dei due bariletti in parallelo, appena visibili al di sotto dei ponti stessi. Il calibro 1408 lavora a 21.600 alternanze/ora e ha un’autonomia dichiarata di 56 ore +/- 2 a seconda dell’utilizzo che si fa della ripetizione minuti; una complicazione che rimane energivora, nonostante le invenzioni del Maestro.
Il movimento è alloggiato in una cassa da 40 mm in acciaio inossidabile, un materiale piuttosto insolito da trovare in un orologio di F.P. Journe. Il Maestro ci ha infatti abituati alla preziosità del platino e dell’oro; questa volta la scelta è caduta sull’acciaio per un motivo di funzionalità prima che di estetica: l’acciaio ha infatti delle caratteristiche fisiche che gli consentono di diffondere il suono in un modo migliore e più chiaro. Del resto, anche la cassa del Sonnerie Souveraine è dello stesso materiale.
Come era immaginabile, F.P. Journe ha dedicato anche all’acciaio la stessa cura nella lavorazione che dedica a materiali più nobili, alternando superfici lucide e satinate tra cassa, lunetta, anse e corona.
RÉPÉTITION SOUVERAINE: FOCUS SUL QUADRANTE
Un articolo a sé meriterebbe il quadrante del Répétition Souveraine, per la ricchezza delle sue lavorazioni. La versione in argento ha la classica finitura a guillochage Clous de Paris nella parte centrale, affiancata alla satinatura del disco delle ore, con cifre arabe laccate in blu; i quadranti dei piccoli secondi (a ore 7:30) e della riserva di carica (a ore 3) sono invece rifiniti a moiré, lavorazione che dà loro un effetto marezzato. A ore 9:30 si apre una finestra che mette in evidenza i martelli della suoneria all’opera, i veri protagonisti dell’orologio.
Ancora più spettacolare è la versione con il quadrante in vetro zaffiro fumé. Eseguibile su richiesta, ha le stesse lancette azzurrate della referenza in argento, ma gli indici delle ore sono laccati in avorio. La bellezza di questa versione sta tutta nel fatto che il cuore pulsante dell’orologio, il calibro 1408, si rivela senza nascondere nulla e quelli che erano la star del quadrante argento, i martelli, qui diventano una parte nel tutto dell’orchestra meccanica che fa vivere l’orologio.
Dell’orchestra estetica fanno invece parte il cinturino in pelle o il bracciale in acciaio a maglie lucide a cinque file, entrambi con chiusura deployante. Cinturino e bracciale non sono certo dettagli secondari ma completano l’orologio in maniera impeccabile, come si può capire toccandolo con mano. Possibile? Sì, grazie alla collaborazione di GMT “Great Masters of Time”, partner di F.P. Journe dal 2007 che nel suo Espace Journe consente a collezionisti e appassionati di accedere dal vivo alla intera collezione di orologi.
Perché in un orologio come il Répétition Souveraine i dettagli fanno la differenza in tutto l’insieme, non solo nel movimento. Come insegna ciascun pezzo firmato da F.P. Journe. (Prezzo €. 275.000)
By Davide Passoni