Jumping Hours, la firma di Andersen Genève
30 Ottobre 2023Tra le complicazioni più affascinanti dell’alta orologeria ci sono le cosiddette ore saltanti. Una complicazione nella quale si sono cimentati alcuni dei marchi più prestigiosi, da A. Lange & Söhne a Chanel, da Breguet a Jaeger-LeCoultre, da Cartier a Patek Philippe. Ma c’è un brand che più di altri ha legato il proprio nome a quello degli orologi con ore saltanti, o salterelli: Andersen Genève.
SVIZZERO? NO, AUSTRIACO
Il padre delle ore saltanti, però non era svizzero ma austriaco. L’invenzione della complicazione si deve infatti a un ingegnere, Josef Pallweber, il quale brevettò questo tipo di indicazione nel 1883 che fu poi adottata su diversi orologi da tasca. Non a caso, questi modelli erano anche chiamati “orologi Pallweber”. IWC acquisì la licenza del brevetto di Pallweber e vendette un gran numero di orologi di questo tipo.
Intorno agli anni ’20, la complicazione cominciò a fare capolino anche nei segnatempo da polso, ormai in rapida ascesa da alcuni anni. Nel 2010 lo svizzero Marc Baltensweiler acquisì i diritti sul nome “Josef Pallweber” e, con il motto “È ora di essere diversi”, lanciò alcuni modelli dal design chiaro e lineare, dotati della funzione delle ore saltanti, che funzionavano però con un sistema del tutto diverso rispetto a quello di Andersen Genève.
COME FUNZIONANO LE ORE SALTANTI
Il funzionamento di questa complicazione è abbastanza intuitivo. Gli orologi con ore saltanti utilizzano un meccanismo speciale per ottenere la caratteristica visualizzazione dell’ora. Invece di fare affidamento sulle tradizionali lancette, questi orologi utilizzano un disco o un sistema di aperture per mostrare l’ora in formato digitale.
Il numero delle ore o la finestra delle ore sono di solito posizionati nella parte superiore del quadrante, spesso accompagnati da un indicatore dei minuti attraverso una lancetta tradizionale o un quadrante secondarie.
Una visualizzazione apparentemente semplice. Dietro le quinte, però, una complessa disposizione di ingranaggi, molle e leve alimenta il meccanismo dell’ora saltante. All’inizio di ogni ora, in perfetta sincronizzazione con i minuti e i secondi, la cifra dell’ora corrente effettua un salto istantaneo all’ora successiva. Questa rapida transizione è resa possibile dal rilascio dell’energia meccanica all’interno del movimento.
Il cuore del meccanismo è solitamente una camma a forma di chiocciola o una ruota a forma di stella, che controllano il salto del disco o dell’apertura delle ore. Mentre la camma o la ruota girano, interagiscono con una leva o una cremagliera collegata al display dell’ora, facendolo passare istantaneamente alla posizione dell’ora successiva. Questo nei meccanismi classici. Quello di Andersen Genève, come scritto sopra, ha un funzionamento e un’architettura diversa che lo rende unico.
La meticolosa ingegneria richiesta per gli orologi con ore saltanti mette in mostra l’esperienza e la maestria degli orologiai. La sincronizzazione tra il salto dell’ora e il movimento continuo dei minuti è essenziale per mantenere un’indicazione precisa del tempo.
ANDERSEN GENÈVE E LE JUMPING HOURS
Come si diceva, maestra di tutto questo è la maison Andersen Genève. Nel 1995 Svend Andersen ricevette per la prima volta da un collezionista spagnolo l’incarico di creare un orologio di questo tipo, abbinandolo a una ripetizione minuti. Successivamente, il salterello fu spesso commissionato come pezzo unico e ciò diede origine a una delle invenzioni più riconoscibili di Andersen Genève, il “Jour & Nuit”.
Questo design ingegnoso, che utilizzava il modulo delle ore saltanti per gestire una lancetta delle 24 ore “saltante” a doppia estremità, ha portato a una serie di orologi “Grand Jour et Nuit” realizzati per Cartier nella collezione Pasha del 1998, nonché a famose edizioni a marchio Andersen Genève.
Negli ultimi anni, il brand ha portato la complicazione delle ore saltanti a nuovi livelli di arte e bellezza, creando orologi che mettono in risalto in primo luogo la maestria artigianale tradizionale. Non a caso, gli orologi Its Jumping Hours sono stati nominati al Grand Prix d’Horlogerie de Genève, nella categoria Artigianato artistico, nel 2020, 2021 e 2023.
Per illustrare al meglio il grado di raffinatezza raggiunto dalla maison ginevrina nella complicazione, abbiamo scelto due modelli: il Jumping Hours 40th Anniversary con cassa in platino o in oro rosso e quadrante BlueGold rifinito a mano con lavorazione a guilloché e il Jumping Hours Rising Sun Edition in platino con quadrante e rotore rifiniti a mano con lavorazione a guilloché. Partiamo dal primo, o meglio dai primi due.
ANDERSEN GENÈVE JUMPING HOURS 40TH ANNIVERSARY
Il Jumping Hours 40th Anniversary è stato presentato da Andersen Genève nel 2020 per celebrare il suo 40esimo anniversario, un’esclusiva del brand nel mondo dell’orologeria. Come sempre spesso accade nell’atelier ginevrino, questo segnatempo è stato realizzato con l’aiuto di artigiani eccezionali, ciascuno maestro nei rispettivi campi.
Lo dimostra chi ha lavorato sul quadrante, definito da un motivo chiamato “Magical Losanges” in oro 21 carati chiamato BlueGold, un’esclusiva di Andersen Genève nel campo dell’orologeria. Questo materiale esclusivo si crea cuocendo all’interno di un forno l’oro 24 carati a una temperatura specifica, mescolato con elementi di ferro, per ottenere un blu radioso.
La finitura guilloché a mano è estremamente difficile da produrre perché richiede che l’artigiano lavori con tre macchine diverse per raggiungere questo livello di dettaglio. Il continuo muoversi delle losanghe in superficie dona una prospettiva unica al quadrante, facendolo brillare in modo diverso a seconda dell’angolo in cui lo colpisce la luce.
La parte posteriore dell’orologio mostra un anello in BlueGold con inciso a mano il testo “40 years of independent timepiece creation” (40 anni di creazione di orologi indipendenti) e un rotore in oro giallo 18 carati, anch’esso inciso a mano, lavorato con un motivo “grain d’orge”. Al centro è incisa la A, logo di Andersen Genève.
Attraverso il fondello in vetro zaffiro è visibile il calibro automatic Frédéric Piguet 11.50 con doppio bariletto, 70 ore di riserva di carica e funzione “Jumping Hours”, sviluppato e prodotto nell’atelier di Andersen Genève. Gli orologiai della maison hanno aggiunto il loro tocco artistico con raffinati anglage su alcune parti del movimento e viti perfettamente lucidate.
ORO ROSSO O PLATINO
La cassa in oro rosso ha un diametro molto equilibrato di 38 mm e uno spessore di 9,22 mm, co. una larghezza delle anse di 19 mm e una impermeabilità di 3 bar. Le ore sono visualizzate in una finestrella a ore 12 e sul quadrante è presente una sola lancetta dei minuti all’interno di un contatore a ore 6, lavorato con una sottile finitura a clous de Paris. È affiancato dalle scritte 1980 e 2020, a sottolineare il traguardo dei 40 anni di Andersen Genève.
Come detto, esiste a che una versione con cassa in platino 950. Mentre la referenza con cassa in oro rosso (41.600 franchi svizzeri tasse escluse) è in edizione numerata, quella in platino (48.800 franchi svizzeri tasse escluse) è limitata a 50 pezzi. Anche nella versione in platino, come in tutte le creazioni Andersen Genève, ogni elemento – quadrante, cassa, movimento – è trattato con uguale attenzione e con una tecnica sopraffina.
Il modello in platino alza ulteriormente l’asticella, poiché come si sa si tratta di un materiale molto più impegnativo e difficile da lavorare. Richiede diverse tecniche di finitura e una lavorazione artigianale per ottenere il risultato più impeccabile. Con il platino, ad esempio, le anse devono essere lavorate separatamente e accuratamente saldate alla cassa.
IL GIAPPONE E ANDERSEN GENÈVE
In platino è anche il Jumping Hours Rising Sun Edition, novità del 2023 presentata a giugno a Tokyo nella residenza dell’ambasciatore svizzero in Giappone. Il perché di questo legame tra Andersen Genève e il Giappone è presto spiegato e risale a oltre trent’anni fa.
Verso la fine degli anni ‘80, Svend Andersen si era guadagnato grande stima come uno dei principali orologiai indipendenti. Specialmente in Giappone, i collezionisti e gli appassionati più esigenti riconobbero rapidamente l’abilità, l’arte e l’inventiva del suo lavoro. Così tra Andersen Genève e la comunità di appassionati di quel Paese si instaurò uno stretto rapporto.
Non a caso. In Giappone, infatti, artigianato, dettaglio e bellezza hanno un grande valore e le abilità orologiere tradizionali sono tenute in grande considerazione. Da allora Andersen Genève ha realizzato molti pezzi importanti per i collezionisti giapponesi. Orologi che includono diversi pezzi unici e il famoso worldtimer Voyage, un’edizione limitata di 50 esemplari realizzata nel 2005 in collaborazione con Yoshi Isogai, del celebre rivenditore Shellman.
Isogai era infatti il proprietario della boutique Shellman nel quartiere di Ginza, ha Tokyo. Ha introdotto e distribuito orologiai indipendenti come Philippe Dufour, Svend Andersen, Beat Haldimann e altri ancora. Grazie alla sua passione per i dettagli raffinati e per l’orologeria, alcuni dei più bei segnatempo di Andersen Genève si trovano sul polso di collezionisti giapponesi.
ANDERSEN GENÈVE JUMPING HOURS RISING SUN EDITION
Nel Jumping Hours Rising Sun Edition la complicazione delle ore saltanti si accompagna a una cassa in platino realizzata a mano e a un quadrante in oro rosa 18 carati. Come di consueto, l’ora è indicata attraverso una finestrella a ore 12, mentre i minuti scorrono su a contatore a ore 6, indicati da una lancetta in oro bianco. Il giro della minuteria stampato è a chemin-de-fer blu, stesso colore del logo Andersen Genève che si trova sopra la finestra delle ore.
Anche qui, come negli orologi per il 40esimo anniversario il quadrante è lavorato con la stessa decorazione chiamata “Magical Losanges” rifinito a mano con tecnica guilloché direttamente sulla superficie in oro rosa. Clous de Paris, invece, nel contatore dei minuti.
La cassa in platino ha le stesse dimensioni di quella delle edizioni del 40esimo ed è rifinita con diverse tecniche di lavorazione, tutte portate al massimo della qualità per ottenere finiture impeccabili: i fianchi sono satinati, mentre la lunetta è lucidata a specchio. Le anse curve, tipiche di Andersen Genève, sono realizzate separatamente e saldate alla cassa, come abbiamo visto anche nella versione del 40esimo.
Il fondello in vetro zaffiro consente la visione del calibro automatico Frédéric Piguet 11.50 e delle sue finiture manuali, compreso il meticoloso anglage attorno a singole parti, la lavorazione a Côtes de Genève, la lucidatura a specchio delle teste delle viti e la decorazione del rotore in oro rosa 18 carati. Tutto eseguito internamente dagli artigiani di Andersen Genève. Il calibro, con doppio bariletto, lavora a 21.600 alternanze/ora e ha una riserva di carica di 70 ore. L’orologio costa 48.800 franchi svizzeri, tasse escluse ed è in edizione limitata di 50 pezzi.
By Davide Passoni