ALL-IN: Inside The New IWC Manufakturzentrum
1 Ottobre 2018Dopo appena 21 mesi di lavori, nelle vicinanze di Schaffhausen, è sorto il nuovo Manufakturzentrum di IWC. 13500 mq di superficie totale, all’interno dei quali lavorano circa 240 persone. L’abbiamo visitato, e anche sorvolato, a bordo del Junkers JU 52/3M della Maison Svizzera.
L’architetto Christoph Grainger-Herr, CEO di IWC Schaffhausen, ha personalmente firmato e seguito la progettazione del nuovo centro, edificio che incarna perfettamente lo spirito del marchio. Il progetto unisce tradizione orologiera artigianale con metodi di produzione e tecnologie moderni; le stazioni di tornitura e fresatura di ultima generazione garantiscono massima qualità e precisione, nella realizzazione dei componenti e delle casse. Lavoro manuale attento per l’assemblaggio dei movimenti di manifattura come, il calibro 52000 del calendario perpetuo, l’89000 del chrono e il 59000 del tourbillon. Il mix di tutto questo, prende vita grazie alle mani esperte di orologiai, che come per magia riescono a far battere il cuore meccanico di questi magnifici segnatempo.
Un progetto edilizio che ha visto l’architetto Christoph Grainger-Herr, CEO di IWC, affrontare diverse sfide, anche prima dell’inizio dei lavori. Il risultato, che abbiamo visto con i nostri occhi, è eccellente, ed è anche frutto del contributo e del parere dei collaboratori, che si identificano con il nuovo edificio. Superfici in vetro con profili neri, pensiline in bianco brillante che creano un contrasto cromatico netto: stessa caratteristica che si ritrova in molti quadranti IWC. Il legno è protagonista del nucleo dell’edificio, caratterizzato da tonalità calde del pavimento in pietra, emblema di lusso e ricercatezza. Attorno, un ambiente più ‘freddo’, una sorta di laboratorio, negli spazi di produzione.
Una volta attraversato l’imponente ingresso, con i suoi nove metri di altezza, si entra nel reparto produzione componenti. Qui ne vengono realizzati circa 1500, come platine, ponti o masse oscillanti, ma anche componenti minuscoli, come comandi della bascula, molle o elementi del cinematismo. Alcuni sono talmente piccoli che si vedono a malapena a occhio nudo. In questo reparto vengono anche realizzati i componenti per le complicazioni, come il calendario perpetuo, il calendario annuale o il tourbillon.
Il processo di produzione risulta particolarmente complesso nel caso dei componenti che presentano un’incisione. Nella fase iniziale, ad esempio, il ponte del bariletto viene interamente placcato in oro e l’incisione viene successivamente ricoperta con uno strato di vernice. Dopo la lavorazione a Côtes de Genève, i componenti vengono sottoposti ad un bagno di rodiatura e la vernice residua viene nuovamente eliminata con il lavaggio.
Accurato lavoro manuale per l’assemblaggio dei calibri di manifattura, a differenza dell’elevata automazione per la produzione dei componenti. Per l’assemblaggio del movimento è stato sviluppato un concept di linea che si basa sull’idea visionaria di F.A. Jones, perfezionandola ulteriormente. Suddividendo il processo di assemblaggio in più passaggi è possibile far eseguire ogni operazione ad uno specialista con competenze specifiche.
Al piano interrato del Manufakturzentrum termina la nostra visita, e qui avviene la fabbricazione delle casse, realizzate in metalli preziosi, in titanio, in platino, oro rosso, oro bianco e bronzo. Fin dagli anni ’80 IWC ha acquisito progressivamente un know-how completo relativamente ai materiali per le casse, caratterizzati da maggiore difficoltà nella lavorazione. L’ultima innovazione su questo fronte è il Ceratanium®, un rivoluzionario materiale per la cassa che vanta l’infrangibilità e la leggerezza del titanio, e la durezza e la resistenza ai graffi della ceramica.
By Valentina Dalla Costa