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25 novembre 2024

IWC Pilot’s Spitfire: The Longest Flight

IWC, NUOVI PILOT’S WATCH ‘SPITFIRE’ ISPIRATI ALLA STORIA DELL’AVIAZIONE

 

THE LONGEST FLIGHT

“Silver Spitfire – The Longest Flight”: si chiama così il progetto con cui Steve Boultbee Brooks e Matt Jones sperano di scrivere la storia dell’aviazione. La prossima estate i due piloti britannici intraprenderanno il primo giro del mondo a bordo di uno Spitfire, l’agilissimo e potente caccia britannico. Boultbee Brooks e Jones,  fondatori della Boultbee Flight Academy a Goodwood, nel sud dell’Inghilterra, l’unica accademia di volo Spitfire ufficialmente riconosciuta al mondo, hanno l’obiettivo di percorrere più di 43.000 chilometri con questo aereo leggendario che, con la sua autonomia limitata di 750 chilometri, non è stato progettato per un’impresa del genere.

Steve Boultbee Brooks non è nuovo a imprese da record. È stato il primo pilota a volare dal Polo Nord al Polo Sud in elicottero. Ci sono voluti due elicotteri e circa 100 tappe di volo e l’impresa ha richiesto più di due anni.

Spitfire

È in un museo che Boultbee Brooks e Jones hanno individuato il “Silver Spitfire” con cui affronteranno l’avventura. Costruito nel 1943 a Castle Bromwich, ha effettuato più di 50 voli durante il suo periodo di attività. Il velivolo è stato smontato nelle sue singole parti per il restauro, durato due anni.

La rotta di volo non è stata ancora finalizzata. I dettagli varieranno a seconda delle condizioni meteorologiche. Quello che è certo è che il volo partirà in agosto da Goodwood e sarà suddiviso in 100 tappe, alla volta dell’Islanda, del Canada e poi degli Stati Uniti per consentire all’equipaggio di approfittare delle condizioni climatiche relativamente miti dell’Artico. Poi sorvolerà l’Alaska e la Russia facendo rotta verso il Giappone e il Sud-Est asiatico prima di dirigersi verso l’India. Il “Silver Spitfire” tornerà poi in Europa passando per il Medio Oriente.

Spitfire

Non disponendo di serbatoi di riserva, lo Spitfire dovrà fare rifornimento ogni 750 chilometri. Oltre alla giusta quantità di carburante, ad ogni tappa dovranno essere predisposti anche pezzi di ricambio originali. Data la sua età, lo Spitfire richiede un’enorme quantità di manutenzione e dovrà essere revisionato ogni 25 ore di volo.

LO ‘SPUTAFUOCO’

Il caccia britannico monomotore Spitfire è uno degli sviluppi più sofisticati della storia dell’aviazione. Il percorso ingegneristico che condurrà allo sviluppo del velivolo inizia nel 1931 con una gara d’appalto dell’Air Ministry, il Ministero dell’Aria britannico,il quale aveva in progetto di far sviluppare un aereo da combattimento all’avanguardia con una velocità di volo di 400 chilometri all’ora. Reginald J. Mitchell, ingegnere capo del produttore di aerei britannico Supermarine, raccoglie questa enorme sfida e costruisce un aereo chiamato “Type 224“, attingendo dalla sua esperienza nella costruzione di idrovolanti. Tuttavia, il monoplano di Mitchell, con abitacolo aperto, ali di gabbiano e carrello fisso, non soddisfa le aspettative del British Air Ministry.

Spitfire

L’ingegnere non si rassegna e sviluppa un nuovo progetto di aereo con carrello retrattile e abitacolo coperto. Mitchell pensa di sfruttare l’enorme potenza del motore Rolls-Royce Merlin, pur mantenendo l’aereo facile da pilotare. Con il motore Merlin come cuore pulsante, Mitchell e Beverley Shenstone, esperto canadese di aerodinamica, sviluppano il “Type 300“, il quale possiede le caratteristiche principali del velivolo che sarebbe entrato nella storia con il nome di Spitfire. Nel 1936 vengono costruiti i primi prototipi. Fin dai primi voli di prova, i piloti sono impressionati dalle capacità aeronautiche dello “sputafuoco”.

Dopo la morte di Mitchell nel 1937, il suo successore Joseph Smith continua lo sviluppo dell’aereo alla Vickers Supermarine. Al termine della produzione, nel 1948, erano stati realizzati oltre 20.300 prototipi. Ad oggi, sono stati costruiti più modelli di Spitfire di qualsiasi altro aereo al mondo.

Spitfire

Il fatto che lo “Spit” sia così popolare tra i piloti è dovuto alla sua straordinaria manovrabilità. Il segreto sono le sue ali ellittiche, che permetto di sfruttare il flusso d’aria in modo ottimale in ogni posizione, anche ad alta velocità o in caso di bruschi cambi di direzione. Inoltre il profilo alare sottile rende l’aereo facile da manovrare in ogni situazione, anche ad alta velocità.

IWC E LA ROYAL AIR FORCE

Il Mark 11 segna il legame tra la casa orologiera IWC Schaffhausen e l’aviazione militare britannica, la Royal Air Force. L’orologio da navigazione viene prodotto per la prima volta nel 1948 a Schaffhausen per la Royal Air Force. Diventerà un punto di riferimento non solo in termini di funzionalità tecnica ma anche nel design, che ispirerà l’estetica di tutti i moderni Pilot’s Watches IWC.

La storia del Mark 11 è indissolubilmente legata alla storia della navigazione. Per gli equipaggi delle navi e, successivamente, degli aerei, determinare la posizione esatta ha rappresentato per molti anni una sfida enorme.

Dopo la seconda guerra mondiale, la Royal Air Force lavora intensamente allo sviluppo di sistemi di navigazione nuovi per l’epoca, basati ad esempio su fari o radar. Allora, tuttavia, i radiofari avevano un raggio d’azione di circa 300 miglia e un radar di terra non era in grado di trasmettere dati utili in mare.

I primi orologi da navigazione utilizzati dalla RAF erano in realtà abbastanza precisi, tuttavia, le loro casse di alluminio o di ottone cromato non potevano resistere né all’aria salmastra del Mare del Nord, né al clima caldo e umido dell’Asia. Gli schermi radar utilizzati per avvicinarsi al bersaglio rappresentavano un ulteriore problema. Generavano forti campi magnetici interferendo quindi con la marcia degli orologi nella cabina di pilotaggio.

Tutte queste sfide hanno spinto la RAF a sviluppare un orologio da navigazione completamente nuovo. Il risultato è il Mark 11, sviluppato dagli ingegneri di IWC nel 1948. Il “navigator’s wrist watch Mk. 11 – Stores Ref. 6B/346” era dotato del calibro 89 di precisione cronometrica. Altra caratteristica importante era l’efficace protezione dai campi magnetici. Poiché il materiale antimagnetico comunemente usato all’epoca era soggetto a usura, gli ingegneri IWC hanno costruito una gabbia in ferro dolce, di cui il quadrante costituiva la parte superiore.

Il vetro anteriore degli orologi era dotato di una speciale protezione per mantenerlo in posizione qualora la pressione fosse scesa improvvisamente all’interno dell’abitacolo.

Il Mark 11 non è stato un punto di riferimento solo per la tecnologia utilizzata, ma anche per la sua estetica. Durante il periodo in cui è rimasto in servizio, il design dell’orologio di navigazione è stato continuamente perfezionato. Quando è stato presentato nel 1949, recava ancora scritti i numeri da “1” a “12”. I piccoli rettangoli a ore “3”, “6”, “9” e “12” erano già realizzati in materiale luminescente. Nel 1952, il numero “12” è stato sostituito dal caratteristico triangolo con un punto su entrambi i lati, che è oggi uno dei tratti distintivi dei Pilot’s Watches IWC.

LA NUOVA LINEA SPITFIRE IWC

Da sempre intimamente legato al mondo dell’aviazione con la sua linea Pilot’s Watches, al SIHH di Ginevra IWC ha presentato una nuova linea di orologi, omaggio all’eccellenza ingegneristica dei progettisti del leggendario caccia britannico. Tutti gli orologi Spitfire sono animati da calibri di manifattura IWC. Il design si ispira alle linee essenziali dell’orologio-strumento Mark 11.

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“Come lo Spitfire, anche l’omonima collezione di orologi IWC è un perfetto connubio di forma e funzione. Il design si ispira alle linee pure del leggendario orologio da navigazione Mark 11.

“Questo orologio dimostra la nostra competenza ingegneristica, perché abbiamo integrato prestigiosi calibri di manifattura IWC in tutti i modelli Spitfire”, spiega Christoph Grainger-Herr, CEO di IWC Schaffhausen”.

A livello estetico, la linea Spitfire è caratterizzata da due diversi design. “I colori dell’orologio, con la cassa in acciaio inossidabile, il quadrante nero e il cinturino in tessuto verde, ricordano l’abitacolo di uno Spitfire. La cassa in bronzo, i quadranti verde oliva e i cinturini in pelle di vitello marrone conferiscono unicità agli altri modelli. Nel tempo, il bronzo sviluppa una patina speciale. Lo Spitfire è inciso sul retro degli orologi con fondello pieno”, spiega Christian Knoop, Direttore Creativo di IWC Schaffhausen.

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Andando a descrivere i nuovi modelli, il Big Pilot’s Watch Perpetual Calendar Spitfire (Ref. IW503601) presenta un calendario perpetuo ed è un’edizione limitata di 250 esemplari. Presenta una cassa in bronzo, quadrante verde oliva, lancette dorate, cinturino in pelle di vitello marrone.  Il modello ospita il calibro di manifattura IWC 52615 con una riserva di carica di sette giorni. I robusti componenti del sistema di ricarica Pellaton sono realizzati in ceramica resistente all’usura. Il calendario perpetuo riconosce automaticamente le diverse lunghezze dei mesi e gli anni bisestili e funzionerà fino al 2100 senza bisogno di alcuna correzione. L’indicazione della doppia luna mostra la luna nella posizione corretta nell’emisfero nord e sud e deve essere regolata di un giorno ogni 577,5 anni. Il fondello in vetro zaffiro trasparente consente di ammirare il calibro di manifattura IWC, finemente decorato. (Prezzo €.31.900)

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Il Pilot’s Watch Timezoner Spitfire Edition “The Longest Flight” (Ref. IW395501) unisce per la prima volta il meccanismo brevettato Timezoner a un movimento automatico di manifattura IWC ed è disponibile in un’edizione limitata di 250 esemplari. La sua cassa è in acciaio inossidabile, il quadrante nero, le lancette rodiate, il cinturino in tessuto verde. Questa edizione speciale è dedicata al progetto “Silver Spitfire – The Longest Flight” di Steve Boultbee Brooks e Matt Jones, il giro del mondo a bordo di uno Spitfire che abbiamo raccontato sopra. Il nuovo calibro di manifattura IWC 82760 ha un sistema di ricarica Pellaton con componenti in ceramica resistenti all’usura e una riserva di carica di 60 ore. (Prezzo €.14.200)

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Con il Pilot’s Watch UTC Spitfire Edition “MJ271” (Ref. IW327101), IWC integra per la prima volta la funzione UTC (Coordinated Universal Time) in un calibro di manifattura IWC. Il modello è disponibile in un’edizione limitata di 271 esemplari con cassa in bronzo, quadrante verde oliva, lancette dorate e cinturino in pelle di vitello marrone.

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La funzione UTC, utilizzata in aviazione a fini di comunicazione e navigazione, facilita l’impostazione di un secondo fuso orario. Se si ruota la corona quando è in posizione centrale, la lancetta delle ore si sposta in avanti o indietro con incrementi di un’ora. Se viene superata la Linea Internazionale del Cambio di Data, la data cambia automaticamente. L’ora del paese d’origine può essere letta attraverso il display UTC curvo nella metà superiore del quadrante. Il calibro di manifattura IWC 82710 ha un sistema di ricarica Pellaton con componenti in ceramica e un’autonomia di 60 ore. (Prezzo €.10.200)

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Per i Pilot’s Watch Chronograph Spitfire (Ref. IW387901 e IW387902), IWC integra per la prima volta nei Pilot’s Watches un movimento cronografico della famiglia dei calibri 69000.

I due modelli (Ref. IW387901 e IW387902), hanno rispettivamente una cassa in acciaio inossidabile o in bronzo, quadrante nero o verde oliva, lancette rodiate o dorate, cinturino in tessuto verde o in pelle di vitello marrone.

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IWC presenta il suo primo Pilot’s Chronograph con movimento della famiglia dei calibri 69000 e una cassa più piccola, di soli 41 millimetri di diametro. Questa famiglia di calibri, presentata per la prima volta nel 2016, rappresenta uno degli sviluppi più importanti tra i movimenti di manifattura IWC nella storia recente del marchio. Il calibro di manifattura IWC 69380 è un movimento cronografico robusto dal classico design con ruota a colonne. Visualizza le ore e i minuti cronometrati su due quadranti ausiliari a “ore 9” e “ore 12”. Il sistema di carica a cricchetti, che si ricarica su entrambi i lati, assicura un’autonomia di 46 ore. Una gabbia interna in ferro dolce protegge il movimento dai campi magnetici. (Prezzo €.7.100 in bronzo / €.6.450 in acciaio)

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Infine, per i Pilot’s Watch Automatic Spitfire IWC integra per la prima volta nei Pilot’s Watches un movimento di manifattura IWC della famiglia dei calibri 32000, il calibro IWC 32110 che fa il suo debutto in questo segnatempo. Il movimento automatico presenta un sistema di carica a cricchetti, che si ricarica su entrambi i lati e assicura un’autonomia di 72 ore. L’orologio ha un diametro di 39 millimetri.

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Le due referenze (Ref. IW326801 e IW326802) presentano rispettivamente  una cassa in acciaio inossidabile o in bronzo, quadrante nero o verde oliva, lancette rodiate o dorate, cinturino in tessuto verde o in pelle di vitello marrone. (Prezzo €.5.600 in bronzo / €.4.960 in acciaio)

By Valeria Garavaglia

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