Insieme a Michele Corvo, proprietario della società Corvo e fondatore delle boutiques GMT
6 Novembre 2017Prima di tutto qualche cenno storico, la società Corvo viene fondata nel 1960 da Giorgio Corvo distributore ufficiale di Jaeger-LeCoultre sul mercato italiano. Dal 1997, anno della scomparsa di Giorgio, il figlio Michele prende le redini della società, nel 2003 interrompe i rapporti con Jaeger e inizia a collaborare con marchi di Alta Orologeria indipendente come F.P. Journe, Harry Winston, Chanel, Bovet, solo per citarne alcuni. Nel 2007 Michele decide di aprire due boutique dedicate all’Alta Orologeria Indipendente, chiamate GMT – Great Masters of Time, che nel 2017 compiono 10 anni.
Giorgio ha cambiato la storia di Jaeger-LeCoultre
La vera svolta per Corvo e per Jaeger-LeCoultre avvenne nel 1972, quando mio padre Giorgio scoprì uno stock di 200 casse Reverso in acciaio che giacevano inutilizzate alla Manifattura di Le Sentier perché prive dei movimenti rettangolari non più in produzione. Malgrado lo scetticismo generale dimostrò ai Maestri Orologiai di Jaeger-LeCoultre che era invece possibile incassare all’interno delle casse di Reverso uno dei movimenti di forma esistenti. Tutti questi orologi vennero riservati e in seguito venduti in poco tempo in Italia. Questo risultato determinò il destino della marca, che rimise in produzione il Reverso poco tempo dopo dando inizio al fenomeno mondiale che tutti conosciamo.
In che anno ha iniziato a lavorare con suo padre Giorgio?
Ho iniziato a lavorare con mio padre alla fine degli anni ’70, ma ho respirato orologeria fin da bambino. Una volta raggiunta l’età giusta per affiancarlo, continuare il suo lavoro è stata la cosa più naturale che potessi fare. L’esperienza maturata insieme a lui in più di 20 anni di gestione del marchio Jaeger-LeCoultre in Italia, ha reso possibili tutte le scelte fatte una volta terminati i rapporti con il brand svizzero, decisioni e cambiamenti non proprio scontati.
Nel 2007 ha deciso di aprire la prima boutique GMT “Great Masters of Time”.
L’apertura della prima boutique GMT nel 2007 a Porto Cervo nacque dall’esigenza di proporre marchi di altissima orologeria, per la maggior parte distribuiti dalla società Corvo e ancora inesistenti sul territorio, a un pubblico internazionale esclusivo e fuori dagli schemi dell’orologeria.
E’ stato difficile far crescere un concept come GMT, senza la collaborazione con brand blasonati?
Mentre in Sardegna abbiamo avuto subito un riscontro interessante, a Milano, soprattutto all’inizio, è stato difficile. Riuscire a far apprezzare alla clientela italiana brand quasi completamente sconosciuti e presentare dei prodotti così rivoluzionari per design e tecnica, si è rivelata una vera sfida. Nonostante i significativi risultati ottenuti finora, siamo consapevoli che, in un settore in rapida evoluzione come il nostro, è fondamentale continuare a giocare d’anticipo.
Che tipo di clientela ricerca questo genere di orologeria, da molti considerata quasi esoterica?
Il cliente in grado di apprezzare i prodotti che vendiamo è innanzitutto preparato e alla ricerca di oggetti rari e sorprendenti. In una realtà dove, per chi ha grandi disponibilità, è possibile avere facilmente tutto e subito, riuscire a proporre degli oggetti realmente esclusivi è diventato fondamentale. Proprio questa selezione di meccaniche uniche ha reso GMT “Great Masters of Time” un punto di riferimento per i collezionisti di tutto il mondo.
Ci può fare un esempio?
Grazie a GMT siamo entrati in contatto con clienti ed appassionati sorprendenti, magnati russi, sceicchi, sportivi famosi, artisti e grandi collezionisti italiani, che hanno acquistato oggetti estremamente particolari e importanti, andando oltre tradizioni e convenzioni. Per commemorare il decimo anniversario di GMT, posteremo alcune delle magnifiche macchine del tempo che sono passate tra le “nostre mani” sui social.
Gli account social media di GMT sono molto attivi?
E’ la grande svolta degli ultimi anni che i miei figli Jacopo e Mattia hanno voluto fortissimamente. È una piattaforma incredibile per conoscere collezionisti di tutto il mondo e far conoscere prodotti che è possibile vedere in pochissimi negozi.
Come vede l’evoluzione del retail di orologeria nei prossimi anni?
La situazione del retail per quanto riguarda il mercato italiano è abbastanza complessa e difficile. La clientela locale ha minor disponibilità economica rispetto al passato e minor propensione all’acquisto. I negozi che riescono a lavorare con clientela straniera e turistica sia per la posizione che per l’offerta dei brand non sono moltissimi. Le grandi città e le città d’arte oltre alle location turistiche riescono ancora a lavorare in modo soddisfacente, tutti gli altri un po’ soffrono. Senza dimenticare che le marche di orologeria si sono sviluppate cosi tanto a livello di boutique mono marca e multi brand che la maggior parte dei negozi di tutto il mondo ha la stessa offerta di prodotti.
Quanto pesa l’online nel vostro business?
L’online è una vetrina aperta sull’universo degli appassionati e degli amanti dell’orologeria veramente esclusiva . Ti fa conoscere e ti consente di presentare ciò che la maggior parte dei collezionisti e di coloro che ricercano oggetti rari difficilmente riesce a trovare all’interno di un negozio. Per quanto riguarda l’eventuale vendita chi è interessato all’acquisto preferisce ancora “toccare con mano” e vivere l’esperienza dell’acquisto. Molti dopo averci contattato online attraverso il nostro sito o i social media viaggiano da tutto il mondo per venirci a trovare.
Attraverso la nostra chiacchierata con uno dei guru dell’orologeria “old school” ci siamo davvero resi conto di quanta passione si percepisce in una realtà come Corvo e GMT. Scelte, a volte difficili, a beneficio della bella orologeria di nicchia, quella creativa e avanguardista, che ci fa sognare ogni giorno di più.
Per saperne di più visitate www.corvocom.it e www.gmtitalia.com