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24 novembre 2024

Urwerk: UR-210 Amadeus

Per il suo 20° anniversario, URWERK intraprende la sperimentazione retro-futurista. Non si tratta di nostalgia, ma di un pezzo controcorrente e provocatorio tipico di un marchio sempre ai confini della norma. È un UR-210, pezzo di punta di URWERK, che si è prestato all’esperimento. Proiettato in uno scontro temporale, il pezzo d’avanguardia è tornato trasformato da questo viaggio nello spazio-tempo.

“Nell’atelier, appeso al muro, troneggia un orologio a pendolo del XVIII secolo nello stile barocco più puro. È uno dei primi pezzi da collezione che mi regalò mio padre. È imponente, massiccio, addirittura esagerato con la sua stravagante doratura. E allo stesso tempo è ciò che lo rende bello. Gli estremi mi sono sempre piaciuti!”, spiega Felix Baumgartner, maestro orologiaio e co-fondatore di URWERK.

Questo ricordo dei primi amori di orologeria è sicuramente una delle fonti di ispirazione del nuovo UR-210 “Amadeus” – Amadeus in riferimento al geniale compositore. “Wolfgang Amadeus è sicuramente uno dei primi punk”, afferma Felix Baumgartner. “Bisogna leggere la sua biografia. Era un ribelle e URWERK s’inserisce in questo movimento.”

Amadeus

Per questo ritorno al futuro, l’UR-210 è stato trasformato dalle mani esperte di Florian Güllert, un abile artigiano austriaco. Barocco è sicuramente uno degli aggettivi che meglio si adatta a questa nuova creazione. “Si tratta di una decorazione post-rinascimentale che rievoca molto il XVIII secolo, ma su un supporto risolutamente contemporaneo.” Il motivo della foglia di acanto si prestava particolarmente bene a questa impresa, infatti apporta una certa rotondità che contrasta con l’estetica spigolosa del pezzo. Per questo eccezionale orologio, la cassa, il copricorona e il bracciale si fondano in un unico pezzo. Ho quindi avuto a disposizione l’UR-210 nella sua interezza e me ne sono appropriato, creando un design di acciaio”, dice Florian.

Per questo meticoloso lavoro sono state necessarie più di 260 ore. Garantire la continuità del tratto è stata una delle sfide e delle difficoltà incontrate dall’incisore. “È un pezzo che contiene molte sfaccettature. I motivi devono essere in raccordo, completarsi senza essere ridondanti. È decisamente una delle creazioni di cui sono più orgoglioso”, dice.

Per Martin Frei, questa collisione temporale rafforza ulteriormente la sua visione di uno spazio-tempo dalle frontiere indeterminate. “Con URWERK abbiamo creato una visione ultra contemporanea della lettura dell’ora, basata tuttavia su un concetto del XVII secolo. Non vedo un paradosso ma una continuità, una dimensione universale ed eterna delle idee, del pensiero. Sin dai nostri inizi ho sentito il richiamo di questa nozione di durata, di frontiera. Dove alcuni vedono limiti, classificazioni chiuse, io vedo ponti, legami intangibili, una fluidità infinita.”

La complicazione satellitare con la lancetta dei minuti retrograda dell’UR-210 è originale e al contempo totalmente esplosiva. Nel sistema spicca la lancetta dei minuti tridimensionale retrograda di grandi dimensioni che si presenta come una struttura di alta tecnologia. Il suo compito è quello di racchiudere il satellite che indica l’ora durante il suo viaggio sul binario dei minuti. Questo viaggio temporale di un’ora, questo slittamento di 60 minuti su un arco di 120° avviene dolcemente e senza interruzioni. Ma la vera natura del pezzo si rivela alla fine del 59° minuto. Un secco e distinto “tum” segna il ritorno della struttura al punto di partenza, in meno di 1/10 di secondo, inglobando il successivo satellite orario. Questo sistema retrogrado ad alta velocità si basa su tre elementi chiave:

  • L’asse centrale assicura la perfetta stabilità del meccanismo. Montata su rubini, è la roccia su cui si poggia tutta la complicazione. La tensione necessaria al movimento retrogrado è garantita da una molla cilindrica a spirale (da cronometro di marina) che corre verticalmente intorno all’asse.
  • L’atipica lancetta dei minuti (vera e propria struttura del satellite delle ore) mostra straordinarie misurazioni. Il suo taglio ultra preciso presenta tolleranze al centesimo di millimetro. Questa struttura metallica ha un peso totale di 0,302 g per misure ideali (larghezza 8,03 mm x lunghezza 22,29 mm x altezza 7,30 mm). Forgiata in alluminio, il suo perfetto equilibrio è garantito da un contrappeso in ottone.
  • Una doppia camma coassiale a forma di stella regola il movimento retrogrado. Sono il suo ingranaggio e poi la sua rotazione che definiranno la traiettoria della lancetta dei minuti.

Amadeus

Sul quadrante dell’UR-210 appare a ore 1:00 un’indicazione della riserva di carica classica. Specularmente a ore 11 troviamo un’anteprima mondiale. Questo quadrante indica l’efficienza della carica nelle ultime due ore in cui l’orologio è stato indossato. L’aspetto innovativo di questa complicazione è che non misura la tensione della molla di carica, ma esegue un calcolo preciso tra la carica del movimento e l’energia consumata effettivamente.

Queste informazioni invitano chi lo indossa al polso ad agire. Se l’UR-210 segnala che la fonte d’energia è insufficiente, si può regolare il selettore dell’efficienza di carica posto sul fondello sull’opzione “FULL”. Il rotore convertirà quindi il minimo gesto in pura energia. In questa configurazione, la ricarica è ottimizzata da una turbina accoppiata con la massa oscillante, garantendo così una ricarica ottimale e senza interruzioni. La ricarica è troppo intensa e affatica inutilmente il meccanismo? Basta posizionare la rotella di controllo su “REDUCED” per azionare il sistema di bloccaggio del rotore. Una turbina a palette montata su rubini, in pratica un compressore ad aria, girando crea una resistenza interna, quindi un attrito dell’aria sufficiente a rallentare la massa della ricarica automatica. In modalità “STOP” il rotore di carica è completamente disattivato, trasformando di fatto l’UR-210 in un orologio a carica manuale.

By Jacopo Corvo