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05 dicembre 2024

IWC: Ingenieur Automatic 40 Blue

Presentato a Marzo dello scorso anno in occasione del salone Watches and Wonders di Ginevra, l’IWC Ingenieur Automatic 40 fa oggi il suo ritorno in una veste decisa ed elegante. La collezione conta una versione in titanio e tre in acciaio inossidabile con quadrante “tapisserie” nero, argenté e aqua a cui si aggiunge ora un nuovo ed imperdibile colore, il blu. 

L’IWC INGENIEUR: TRA PRECURSORI ED ICONE DELL’OROLOGERIA

Andando a ritroso, la collezione Ingenieur nasce per rispondere ad una specifica esigenza, resistere ai campi magnetici. Un orologio antimagnetico protetto da un sistema (che replica il principio della Gabbia di Faraday) con cassa interna in ferro dolce, pensato e progettato per figure operanti in ambito scientifico, ingegneristico e medico spesso esposte a forti campi magnetici. Il primo IWC Ingenieur venne introdotto nel 1954 con le referenze 666A e 666AD. Era dotato dei calibri 852 (con secondi centrali e spirale Breguet nella ref. 666A) e 8521 (con datario nella ref. 666AD), entrambi creati sotto la direzione di Albert Pellaton, Direttore Tecnico di IWC dal 1944.

Il suo successore, la referenza 866 del 1976, introdusse lievi migliorie, principalmente relative al movimento, con il calibro 8541. ll design venne leggermente rivisto conservando sempre le linee e i tratti minimalisti tipici della prima generazione di Ingenieur. 

Tuttavia, ciò che seguì negli anni rappresentò una vera rivoluzione per la collezione. Il DNA Ingenieur e le proprietà antimagnetiche rimasero centrali nel progetto, ma l’inedito design originato dalle sapienti mani di Gerald Genta sancì l’arrivo di una nuova pietra miliare nella storia dell’orologeria. 

Nacque l’IWC Ingenieur SL referenza 1832 in acciaio, presentato nel 1976 alla fiera di Basilea e venduto a 2.000 franchi tra la fine del 1976 e l’inizio del 1977. Questo orologio rappresentò il terzo capolavoro di matrice sportiva del leggendario designer, dopo l’Audemars Piguet Royal Oak e il Patek Philippe Nautilus. Cassa sagomata, bracciale integrato con maglie ad H, quadrante texturizzato e lunetta rotonda a vite con cinque indentature. Ad ore sei lo storico ed inconfondibile logo che ritrae una freccia che ne attraversa il nome per esteso, richiamo all’icona del fulmine che viene utilizzata per sottolineare le capacità di questo orologio di resistere ai campi magnetici. 

La cassa da 40 mm e lo spessore di quasi 14 mm valse all’orologio il soprannome di “Jumbo”, in quanto gli standard dell’epoca richiedevano dimensioni decisamente minori. La protezione dagli urti fu assicurata grazie ad ammortizzatori in gomma sui quali era montato il calibro automatico 8541 ES. Era anche presente la cassa interna in ferro dolce che proteggeva il movimento dai campi magnetici fino a 80.000 A/m. 

A pochi anni di distanza, nel 1983, furono aggiunti alla collezione diversi nuovi modelli che rappresentavano la volontà di proseguire le riflessioni e il design di Genta. Per soddisfare il mercato degli anni ’80, le dimensioni della cassa del nuovo Ingenieur SL furono ridotte a un diametro di 34 mm. Questo modello acquisì poi dai collezionisti il soprannome di “The Skinny Ingenieur” per via della sua sottigliezza.

Di questi esemplari particolarmente degno di nota fu “l’Ingenieur 500.000 A/m”, che IWC sviluppò a metà degli anni ’80 con l’aiuto di due esperti svizzeri di metallurgia, il Prof. Steinemann e il Dott. Straumann. Questo orologio completamente antimagnetico presentava una molla del bilanciere realizzata in una speciale lega di niobio e zirconio. Il modello fu testato in uno scanner per risonanza magnetica e riusci a sopportare un’incredibile intensità di 3,7 milioni di A/m. Questi test e “prototipi” diedero inoltre incredibile prova dell’expertise tecnico del marchio.

Dopo l’acquisizione da parte del Gruppo Richemont, l’IWC Ingenieur Automatic fece il suo ritorno nel 2005 con la referenza 3227. Presentava anch’esso tutti i codici di design dell’Ingenieur SL nato dalla mente di Genta negli anni ’70 e sfoggiava il calibro di manifattura 80110, dotato di sistema di ricarica Pellaton e dispositivo antiurto integrato. In linea con la tradizione dell’Ingenieur, una cassa interna in ferro dolce proteggeva il movimento dai campi magnetici. 

Nel 2013, IWC diventò «Official Engineering Partner» del team di Formula Uno™ Mercedes-AMG Petronas e nel medesimo anno l’Ingenieur subì un nuovo aggiornamento con l’introduzione della referenza 3239. Più piccolo e sottile, con un diametro di 40 mm (compreso delle spallette per la protezione della corona) e uno spessore di 10 mm, questo modello proponeva un’interpretazione decisamente più moderna del classico design SL Jumbo.

IL NUOVO IWC INGENIEUR AUTOMATIC 40

L’IWC Ingenieur è tornato! Dopo le versioni in titanio e acciaio con quadrante “tapisserie” nero, argenté e aqua presentate a Marzo dello scorso anno in occasione del salone Watches and Wonders di Ginevra, l’Ingenieur Automatic 40 fa oggi il suo ritorno in una veste ancor più decisa ed elegante. 

Tutti gli elementi che hanno reso celebre ed iconico l’IWC Ingenieur SL Jumbo ref. 1832 del 1972 sono nuovamente qui: la lunetta avvitata con cinque viti poligonali, il quadrante con motivo unico e il bracciale integrato con maglie a forma di “H”. La tradizione e l’eredità tecnico-stilistica di Genta si confrontano con l’innovazione ed assistiamo all’introduzione di diverse migliorie in favore di una maggiore ergonomia e ricercatezza estetica. Tra queste: le dimensioni della cassa da 40 millimetri (10,8 mm di spessore) e l’attacco della maglia centrale che garantiscono ora un’eccellente indossabilità anche su un polsi più esili, l’alternanza di superfici lucide (profilo della lunetta, della carrure e maglie centrali del bracciale) e satinate (carrure, maglie laterali del bracciale e parte superiore della lunetta) che enfatizzano il binomio “sportivo-elegante” del segnatempo e le spallette proteggi corona completamente ridisegnate per un aspetto più solido e robusto. 

Oltre alla cassa, al bracciale e alla lunetta avvitata con viti fisse, il nuovo Ingenieur Automatic 40 (Ref. IW328907) colpisce per il suo straordinario quadrante blu. La caratteristica struttura a “tapisserie”, composta da piccole linee e quadrati, viene impressa ad alta pressione nella base di ferro dolce e in seguito il colore blu viene applicato mediante rivestimento PVD. Le sfere e gli indici a bastone rodiati sono poi riempite di materiale luminescente Super-LumiNova per garantire un ottimale  leggibilità in tutte le condizioni di luce. A ore 3 c’è invece il datario, incorniciato da un profilo in acciaio e con lo sfondo del disco data dello stesso colore del quadrante. 

IL CALIBRO DI MANIFATTURA IWC32111

All’interno della cassa in acciaio è contenuto il movimento di manifattura IWC calibro 32111 (derivato dal 32110), un movimento automatico a carica automatica con un efficiente sistema di carica a doppio cricchetto. Convertendo i movimenti del braccio in energia potenziale per la molla di carica, accumula in modo affidabile una riserva di carica di 120 ore. In linea con l’eredità tecnica dell’Ingenieur, la cassa interna in ferro dolce protegge il movimento dagli effetti dei campi magnetici sulla marcia dell’orologio.

CONCLUSIONI E PREZZO

Il nuovo Ingenieur Automatic 40 (Ref. IW328907) è provvisto di un bracciale integrato con caratteristiche maglie ad “H”, chiusura deployante a farfalla e sarà disponibile al prezzo di €13,000, in linea con le altre iterazioni del modello.  

By Luca Barone