Marine Hora Mundi: il viaggiatore elegante di Breguet
18 Novembre 2024Pensare alla classicità, in orologeria, significa pensare a Breguet. E, all’interno delle sue collezioni, alle linee Classique e Marine, con quest’ultima che contiene pezzi di squisita fattura come l’Hora Mundi. Come suggerisce il nome latino, si tratta di un ore del mondo, complicazione che però Breguet interpreta da par suo con un’espressione meccanica ed estetica che non sarebbero dispiaciute ad Abraham-Louis, considerando le vette di eccellenza alle quali portano sia questo orologio, sia l’intera collezione Marine.
Una collezione che è un po’ l’anima del marchio, se pensiamo al lato sporty-chic di Breguet, e la cui storia ha origini lontane: prende il nome dal titolo di “horloger de la Marine Royale” di cui Abraham-Louis Breguet fu insignito nel 1815. Essere il costruttore ufficiale di cronometri per la Marina reale francese era uno dei compiti più prestigiosi che un orologiaio potesse avere al tempo. Breguet iniziò quasi subito dopo la sua nomina a creare nuovi cronometri per la Marina reale e, come da tradizione, introdusse costantemente nuove versioni e miglioramenti. Per diversi decenni il nome di Breguet fu legato alla Marina reale francese, poiché anche suo figlio e suo nipote le fornirono cronometri. Nel 1990, la Maison riprese questa storia per presentare la collezione Marine, ispirata proprio all’aspetto classico e alla grandezza tecnica dei cronometri da marina del XIX secolo. La linea, rinfrescata nel 2018, è tuttora uno dei pilastri del brand.
QUATTRO BREVETTI PER IL BREGUET MARINE HORA MUNDI
Da un punto di vista tecnico, il Breguet Marine Hora Mundi incorpora una funzione di memoria GMT con doppio fuso orario istantaneo. Questo sistema di memoria legato al cambio istantaneo è stata la vera sfida nella realizzazione dell’orologio ed è una prodezza tecnica resa possibile dalla manipolazione del pulsante a ore 8 e della corona. Una volta impostati la prima città, l’ora e la data, è sufficiente impostare la seconda città. Il meccanismo del segnatempo calcola quindi l’ora e la data della seconda città grazie a un ingegnoso sistema di camme, martelli e all’impiego di un differenziale integrato.
Il movimento del Breguet Marine Hora Mundi che sovrintende a tutto questo è il calibro automatico di manifattura 77F1, realizzato già nel 2011 e presente nella cassa dell’Hora Mundi della linea Classique, la ref. 5717. Il suo punto di forza è costituito dai moduli aggiuntivi brevettati: complessi da sviluppare ma semplici da utilizzare per chi indossa in segnatempo. L’architettura tecnica del calibro 77F1 ha necessitato di tre anni di sviluppo che hanno portato al deposito di quattro brevetti e alla creazione del sistema di doppio fuso orario a cambio istantaneo.
Il calibro 77F1 che muove il Breguet Marine Hora Mundi è visibile dal fondello in vetro zaffiro ed è lo stato dell’arte della tecnologia della Masion, grazie ai suoi moduli aggiuntivi brevettati: meccanismo a doppio fuso orario, visualizzazione del secondo fuso, meccanismo di memoria riprogrammabile e visualizzazione giorno/notte per mezzo di una lancetta. Il movimento opera a 28.800 alternanze/ora (4 Hz), ha la ruota dello scappamento e la spirale in silicio, quindi a-magnetici, e 55 ore di riserva di carica. Come nella tradizione della maison Breguet, ha finiture di altissimo livello, dalle classiche Côtes de Genéve alle decorazioni a guillochage.
UN QUADRANTE PROFONDO COME IL MARE
L’altro grande lavoro fatto sul Breguet Hora Mundi riguarda il quadrante. Nel momento della sua ideazione, l’obiettivo era quello di creare un effetto 3D, un senso di profondità. Oltre al realismo, in Breguet volevano anche rendere il quadrante di facile lettura e per ottenere questo risultato, i designer hanno giocato sulla sovrapposizione di diverse placche. La prima, in oro, è costituita da onde lavorate a mano con motivo guilloché blu e presenta al tempo stesso una lavorazione soleil, il cui effetto dà la sensazione che le onde si muovano, come in un vero mare. Successivamente, un’ulteriore lastra di zaffiro dà la forma ai meridiani. I continenti hanno invece un trattamento satinato orizzontale e le loro coste sono sottilmente delineate da un bordo turchese metallizzato. Infine, un reticolo esterno racchiude i vari elementi presenti sul quadrante. Il risultato è un orologio dalle dimensioni e dalle superfici perfettamente eseguite, grazie a vari trattamenti ciascuno dei quali ha richiesto diverse settimane per essere completato.
Il lavoro fatto sulla tridimensionalità del quadrante del Breguet Marine Hora Mundi è ben visibile guardandone da vicino le parti e i dettagli. A ore sei la finestra del secondo fuso orario si apre sotto a una platina in oro con le onde lavorate a mano, come ricorda la scritta sul rehaut a ore 7:30; sopra a questa finestra è posizionata un’àncora metallizzata (coerente con il fatto di trovarci nella collezione Marine) a indicare la città di cui si desidera consultare l’ora. A ore 4 l’indicazione giorno/notte è visibile in una finestra a forma di mezzaluna ed è resa visivamente con l’alternanza tra il sole in oro rosa e la luna rodiata grigia, che risultano molto realistici grazie alla lavorazione martellata a mano.
Le lancette delle ore e dei minuti e gli indici sono ricoperti da un materiale luminescente che li rende visibili al buio. La data, mostrata in una finestrella a ore 12, ha una lancetta retrograda aggiunta al sistema del calendario: posizionata sotto alla finestrella stessa, ha un’estremità a forma di U che indica il giorno, incorniciandolo parzialmente in modo da non disturbarne la vista.
CASSA E CINTURINO DEL BREGUET MARINE HORA MUNDI
Le dimensioni dell’orologio sono in linea con gli standard della collezione Marine. La cassa è disponibile in oro bianco o rosa e ha un diametro di 43,9 mm, una misura coerente per il tipo di indicazioni che ospita il quadrante e per l’effetto “scenografico” che gli artigiani della Maison Breguet hanno voluto ottenere con questo segnatempo. È impermeabile fino a 10 bar, il minimo che si possa chiedere a un orologio dalla vocazione marinara. Lo spessore è importante, 13,8 mm, ma si può ben comprendere considerando le complicazioni racchiuse all’interno della cassa, la quale ha i fianchi con la lavorazione a moneta tipica di Breguet. La lunetta lucidata a specchio è quasi inesistente, talmente sottile da lasciare piena visione sul quadrante. Eppure la sua presenza si percepisce bene proprio in virtù della lucidatura, che contrasta con la satinatura delle anse corte, tipiche del Marine.
A queste anse è avvitato il cinturino, che può essere in caucciù blu strutturato con fibbia pieghevole tripla in oro bianco o rosa, oppure in alligatore, sempre blu. Le varianti più preziose prevedono invece il bracciale, in oro bianco o rosa, caratterizzato da una bella finitura satinata che va in continuità con quella delle anse. La satinatura, però interessa solo la parte superiore delle maglie, le quali invece sui lati sono lucide. Un’alternanza di lavorazioni che crea interessanti giochi di luce e che è un ulteriore prova dell’attenzione maniacale messa da Breguet nella creazione del Marine Hora Mundi. Come è comprensibile, la presenza dei bracciali e di cinturini influisce sul prezzo finale dell’orologio: si va dagli 89.100 euro delle versioni con cinturino in caucciù o in alligatore – sia in oro bianco sia in oro rosa -, ai 118.000 euro delle due referenze braccialate.
In conclusione, l’Hora Mundi è un orologio totalmente coerente con la storia della Maison Breguet e con la collezione Marine di cui fa parte. Incorporare un doppio fuso orario con memoria istantanea ha infatti senso proprio all’interno di questa collezione, che rappresenta il mondo del viaggio e dell’esplorazione. Una prova di capacità tecnica che è in linea anche con l’eredità di Abraham-Louis Breguet, maestro delle complicazioni; basti ricordare che fu il primo orologiaio a introdurre, sul quadrante di un segnatempo, l’equazione del tempo marciante, che indica l’ora civile e l’ora solare con due lancette separate. Lo abbiamo scritto all’inizio e lo confermiamo alla fine: siamo certi che colui il quale, oltre a diventare “horloger de la Marine Royale” per volere del re Luigi XVIII svolse anche numerose ricerche sull’orientamento in mare e fu membro del Bureau des Longitudes, sarebbe felice di vedere il proprio nome sul quadrante del Breguet Hora Mundi.
By Davide Passoni