Intervista ad Alan Roura, velista e ambassador Hublot
5 Novembre 2024Alan Roura è uno degli ambassador di Hublot più avventurosi. Dal 2022, lo skipper svizzero e la maison di orologi attraversano gli oceani, impegnati in alcune delle regate più dure del mondo. Al polso del velista, il brand di Nyon mette la migliore tecnologia orologiera di cui è capace, che diventa uno strumento grazie al quale Roura affronta le onde restando padrone del tempo.
Il 10 novembre, Roura partirà per disputare la decima edizione della Vendée Globe, una regata intorno al mondo senza scalo per yacht di classe Imoca 60 con equipaggio di una sola persona. Partenza e arrivo saranno a Les Sables-d’Olonne, in Francia e la competizione promette di essere ancora una volta una sfida durissima. Abbiamo intervistato il velista che, al timone del suo scafo chiamato Hublot, sarà accompagnato da un nuovo orologio, il Big Bang Unico Sailing Team, in edizione limitata di 100 pezzi.
Perché lei e Hublot vi siete scelti come ambasciatori e partner? Quali sono i vostri valori comuni?
Hublot e io ci siamo parlati per circa cinque anni prima di firmare il progetto insieme, abbiamo avuto un ottimo tempismo: loro volevano avere il proprio progetto, al 100% con il loro marchio, e io volevo avere il loro marchio perché è un giovane marchio svizzero di orologi. All’epoca non lo sapevo, ma era un team giovane e molto amichevole che lavorava insieme. Avevamo lo stesso punto di vista su come costruire questo progetto, su come realizzarlo e su ciò che volevamo mostrare e condividere con la gente. Ci è voluto un po’ di tempo per costruire tutto questo insieme, ma credo che oggi siamo riusciti a terminare un progetto davvero bello, davvero umano e credo che questo sia il modo in cui Hublot lavora: molto incentrato sull’uomo e sulle relazioni con le persone, e questo è esattamente il nostro progetto.
Lei ama compiere traversate oceaniche in solitaria: quali sono le abilità necessarie per affrontarle e quali sono le differenze rispetto alla navigazione con altre persone?
Mi piace navigare in solitaria, c’è un po’ di differenza tra navigare in solitaria e in equipaggio. Io ho iniziato a regatare in solitaria quindi non so bene cosa dovrei fare con un equipaggio, l’ho fatto ma non allo stesso livello. Quando sei in solitaria devi sapere tutto, come riparare la barca, come renderla veloce, come dormire, come mangiare, come assicurarti che il tuo corpo sia abbastanza forte per passare anche 100 giorni in mare ininterrottamente. È necessario conoscere una ventina di lavori diversi per riparare la barca e una decina di altri lavori per farla andare veloce: quella in solitaria è un’esperienza di navigazione completa.
Oggi anche nella vela prevale la tecnologia, ma lei sceglie di affidarsi a un orologio meccanico come il Big Bang Unico di Hublot: come mai?
La vela è tecnologia ma è anche sport meccanico e la vela è molto vicina agli orologi. Se parliamo del Big Bang Unico, ad esempio, e di una barca a vela, otteniamo quasi la stessa cosa: se qualcosa all’interno ha un piccolo problema non funziona, e una barca a vela è esattamente la stessa cosa. Tutti i pezzi devono essere perfettamente fatti, regolati e realizzati a mano e per me questo deve essere. Tutti i velisti sono un po’ innamorati degli orologi perché c’è la stessa filosofia tra una barca da regata e un bell’orologio, quindi per me non è una questione di minore tecnologia ma dell’aver a che fare con un orologio e con il suo sistema meccanico.
Lei ha una passione particolare per la Vendée Globe. Da dove nasce?
La mia passione per la Vendée Globe è iniziata quando avevo forse 8-9 anni, stavo navigando con la mia famiglia in giro per il mondo e ho incrociato una regata che era una mini Transat; ho visto una piccola barca a vela, di 21 piedi, che attraversava l’Atlantico, mi sono innamorato e ho deciso di fare un giorno questo tipo di esperienza di navigazione. Così ho iniziato a gareggiare. Fin da quando avevo 8 o 9 anni sognavo di partecipare alla mini Transat e alla Vendée Globe, ed è quello che ho fatto.
Oltre alla collaborazione con Hublot, che tipo di rapporto ha con gli orologi? È più un amante o un esperto?
La mia esperienza con gli orologi Hublot è più da amante, cioè amo un bell’orologio ma non sono un’esperto. Così come amo alcuni tipi di gioielli: collane, orecchini e piercing, mi piacciono. In realtà quando ero più giovane mi chiedevo: “Perché dovrei possedere degli orologi di lusso?”. Ebbene, per me gli orologi sono qualcosa di bello e che rimane, so che un giorno darò il mio orologio a mio figlio o a mia figlia e loro lo daranno di nuovo ai loro figli. È qualcosa che rimane, come l’arte, e questo mi piace.
Ha mai visitato la manifattura di Hublot? In questo caso, quali sono state le sue impressioni e le sue sensazioni?
Ho visitato la manifattura Hublot alcune volte e mi piace molto. È così bella, così pulita, così unica da vedere per come funziona, puoi incontrare tutti, parlare con loro e ti spiegano esattamente qual è il loro lavoro e come ogni persona è importante per costruire un orologio. Ce ne vogliono così tante per costruire un orologio, dal designer all’ultima persona che lo costruisce, è incredibile. L’anno scorso ci ho portato l’intero Sailing Team, all’inizio dell’anno, abbiamo trascorso qualche ora lì ed è stato davvero molto appassionante.
Può descrivere il processo creativo alla base del nuovo Big Bang Unico Sailing Team?
Quando abbiamo costruito l’Hublot Big Bang Unico Sailing Team, abbiamo trascorso alcuni mesi a parlare tra di noi di come lo avremmo costruito, di quale sarebbe stato il design, di come farlo assomigliare alla barca. Siamo davvero orgogliosi di collaborare con l’Hublot Sailing Team per dare un po’ del nostro punto di vista e delle nostre conoscenze, tra fibra di carbonio e vela, per capire come far assomigliare questo orologio al vero Sailing Team.
Così, abbiamo ricevuto la guida ai materiali compositi, abbiamo inviato alcuni pezzi della barca, della nostra barca, per realizzare lo stesso design del nostro scafo. Ho deciso il look, i colori e tutto il resto e alcuni piccoli dettagli come il numero 7 del SUA Sailing Team. Siamo riusciti a collaborare con Hublot, a condividere le nostre esperienze e a costruire questo orologio insieme e penso che sia un orologio bellissimo, leggero da indossare, in carbonio. Ne sono davvero innamorato, è il mio preferito.
By Davide Passoni