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19 novembre 2024

Hublot Big Bang Integrated Ceramic: fascino integrale

Hublot è un marchio che ama fare le cose in grande, ma senza farsi prendere la mano. Prova, sperimenta, lavora e quando è sicuro del risultato, lancia sul mercato. Il Big Bang Integrated Ceramic presentato a Watches & Wonders 2022 è l’esempio di questa strategia industriale e commerciale.

L’INTUIZIONE DI JEAN-CLAUDE BIVER

L’orologio è infatti la più recente evoluzione di un pezzo simbolo delle collezioni di Hublot, che vide la luce nel 2005. Il Big Bang nacque da una intuizione di Jean-Claude Biver, entrato in Hublot nel 2004, in un momento in cui il marchio aveva perso un po’ del dinamismo che lo aveva caratterizzato fin dalla sua nascita, nel 1980.

Biver aveva una grande esperienza nel rivitalizzare marchi in situazioni analoghe. Dopo essersi unito a Hublot, il suo obiettivo principale fu quello di modernizzare il brand con una nuova collezione di punta, che fu chiamata Big Bang. Biver non perse tempo e Hublot presentò così il primo Big Bang a Baselworld nel 2005, con grande successo.

Un successo da inquadrare nel periodo storico dell’orologeria, in cui erano in voga orologi dalle casse oversize e dal design stravagante, meglio se realizzati in materiali innovativi, diversi e accostati tra loro con creatività. Innovazione, ibridazione e fantasia non mancavano e non mancano di certo a Hublot, che con il Big Bang fece subito centro.

L’orologio visse i primi 15 anni della sua storia diventando progressivamente il simbolo di Hublot. Il suo design inconfondibile diede forma al concetto di fusione attraverso combinazioni inedite di materiali. Oro e caucciù, denim e diamanti, zaffiri, carbonio, ricami in seta o lana, ceramica.

IL BIG BANG DI HUBLOT DIVENTA INTEGRATED

Materiali sempre nuovi e differenti complicazioni, che però non cambiarono la natura profonda del Big Bang, che rimase fedele alla concezione originaria dei primi anni 2000. Una svolta fondamentale ci fu però nel 2020, quando il Big Bang divenne Big Bang Integrated, montando il suo primo bracciale integrato in titanio.

Un’innovazione che per il Big Bang comportò il restyling della cassa e delle anse, mentre il quadrante e la lunetta rimasero uguali a quelli del Big Bang 42 mm, a parte gli indici che sostituirono le cifre arabe. I pulsanti furono rifatti ispirandosi a quelli del modello del 2005.

Anche alla base della scelta di lanciare l’Hublot Big Bang Integrated ci fu una chiara strategia di marketing e di prodotto. Gli ultimi anni hanno infatti visto un crescente interesse nei confronti degli orologi con bracciale integrato, tanto amati negli anni ’70. Un interesse che spinse diversi marchi, in differenti fasce prezzo, a creare segnatempo con questa caratteristica. Hublot non potè di certo tirarsi indietro e lo fece a modo suo.

L’ARTE DELLA CERAMICA

Il passo successivo fu quello di unire la tecnologia del bracciale integrato a uno dei materiali di cui Hublot è diventato marchio maestro nella lavorazione, la ceramica. Un materiale che è stato perfezionato nel corso degli anni, diventando sempre più resistente ai graffi e all’usura e che presenta molte difficoltà sia nella produzione, sia nella lavorazione.

Hublot Big Bang Integral Ceramic

Intanto, per trovare il colore perfetto è necessario un lavoro attento e preciso nel mix dei pigmenti. La successiva fusione attraverso una lavorazione ad alta pressione, serve a dare stabilità al composto e ad assicurare una resa cromatica che duri nel tempo. Un lavoro a metà tra quello del moderno ingegnere e quello dell’antico alchimista, che ha portato Hublot a essere un marchio leader nella ceramica e ha portato al Big Bang Integrated il primo bracciale in ceramica nera seguito, durante la LVMH Watch Week 2021, dalle versioni in bianco, blu navy e grigio.

I NUOVI HUBLOT BIG BANG INTEGRATED CERAMIC

L’edizione 2022 del Big Bang Integrated Ceramic presentata a Watches & Wonders allarga ulteriormente la gamma dei colori, aggiungendo alla palette della collezione il blu indaco, l’azzurro, il beige sabbia e il verde giungla. Quattro colori che, nell’idea di Hublot, sono altrettanti inviti al viaggio per un orologio che unisce un’anima urbana a un’anima avventurosa.

Hublot Big Bang Integral Ceramic

L’orologio ha tutte le caratteristiche del Big Bang Integrated Ceramic, a partire dalla cassa da 42 mm di diametro per 13,45 di spessore, lavorata con finiture lisce e satinate. Il fondello ha l’anello di incassaggio in ceramica satinata: una scelta che avvantaggia il confort dell’orologio, grazie alla sensazione di vellutata morbidezza che il materiale ha sul polso.

Hublot Big Bang Integral Ceramic

Quello che fa la differenza, però, è come abbiamo detto il bracciale a tre maglie, anch’esso lavorato con finiture lucide e satinate. Lo racconta il ceo di Hublot, Ricardo Guadalupe: «Un orologio integralmente in ceramica rappresenta una doppia sfida ed è soprattutto una rarità, un oggetto inconfondibile. Pensate che il solo bracciale è costituito da 22 elementi in ceramica, ognuno dei quali richiede degli strumenti, un processo e un modulo specifici». 

Hublot Big Bang Integral Ceramic

Un lavoro che ha portato a un’estetica forte, a un orologio dalle linee decise, nel quale le uniche parti non in ceramica sono le anse – realizzate in composito -, i pulsanti e la corona – rivestiti di caucciù. Oltre, naturalmente, agli elementi di giunzione delle maglie del bracciale e alla fibbia deployante in titanio. E, ovviamente, al calibro.

IL MOVIMENTO E IL QUADRANTE

Per alimentare il Big Bang Integrated Ceramic, Hublot è andata sul sicuro ricorrendo al calibro automatico di manifattura HUB1280, che è presente in buona parte della collezione Big Bang con cassa da 42 mm. Derivato dall’HUB1240, è un movimento con cronografo flyback con ruota a colonne e lavora a 28.800 alternanze/ora, con una riserva di carica di 72 ore.

Hublot Big Bang Integral Ceramic

Il movimento può essere osservato sia dal fondello aperto in vetro zaffiro, sia attraverso il quadrante scheletrato. La doppia opzione fa sì che nei modelli verde e beige si apprezzino, dal retro, la massa oscillante e i ponti bruniti. Lato quadrante, invece, Hublot ha fatto in modo che siano visibili sia la ruota a colonna, sia il meccanismo a doppio innesto del cronografo.

Hublot Big Bang Integral Ceramic

Il quadrante, incorniciato dalla lunetta con lavorazione lucida e satinata fissata alla carrure dalle classiche sei viti con testa a forma di H, gioca molto sulla profondità. Al di sotto del giro delle lancette c’è un primo livello, con il rehaut inclinato, il giro della minuteria e un vetro zaffiro sul quale sono applicati gli indici sfaccettati e i due contatori: a ore 9, quello scheletrato dei piccoli secondi continui, a ore 3 quello dei 60 minuti cronografici, con un disco in zaffiro trasparente in tinta con il colore della ceramica e un’apertura per la data.

Hublot Big Bang Integral Ceramic
Hublot Big Bang Integral Ceramic

L’ultimo livello che spinge in profondità lo sguardo porta direttamente alla scheletratura del calibro HUB1280 e del disco della data. Il tutto è sormontato da un vetro zaffiro con serigrafato il logo di Hublot, che sembra fluttuare sull’intera architettura dell’orologio.

Hublot Big Bang Integral Ceramic
Hublot Big Bang Integral Ceramic

Il segnatempo è impermeabile fino a 10 bar. Non tantissimo in assoluto, ma una prestazione più che soddisfacente per un orologio il cui utilizzo non è pensato in abbinata con l’acqua e la cui cassa in ceramica è comunque complessa da rendere a prova di umidità.

IL PREZZO

Fedele alla sua vocazione di essere un marchio non per tutti, anche per queste nuove referenze del Big Bang Integrated Ceramic, Hublot ha scelto la strada dell’edizione limitata; sono 250 pezzi per ciascun colore, con un prezzo che non cambia in base alla cromia scelta: 23.800 euro.

Hublot Big Bang Integral Ceramic

In sostanza, dunque, il Big Bang Integrated Ceramic non è solo un orologio che arricchisce le già notevoli collezioni del marchio ma, come abbiamo visto, è un pezzo che dà ragione a Ricardo Guadalupe quando afferma che «la manifattura Hublot possiede tutto il know-how e le infrastrutture necessarie per trasformare oggi in realtà il futuro dell’orologeria». 

By Davide Passoni