Breitling Navitimer: 70 anni da icona
29 Marzo 2022«Non prendiamo alla leggera il termine icona». Lo dice Georges Kern. E il Ceo di Breitling non è una persona che usa le parole a caso. Proprio lui che dirige un marchio che di icone – quelle vere, non quelle inventate dal marketing – è piuttosto ricco, vista la sua lunga storia e l’incredibile varietà delle collezioni nate nei decenni. Una di queste icone, ça va sans dire, è il mitico Navitimer.
Un mito che compie 70 anni nel 2022 e che Breitling festeggia con una nuova collezione, celebrata nel suo ambiente naturale, il cielo. Perché a Breitling e a Kern piace fare le cose in grande: se il Navitimer è “For the plane – For the pilot”, come recitava una campagna pubblicitaria degli anni ’50, la nuova collezione deve essere presentata esaltando lo storico rapporto tra il marchio e il volo. E così è.
Un evento internazionale, oggi, porta la stampa internazionale a bordo di un volo speciale da Zurigo fino a Ginevra; lì, nell’aeroporto della città, Georges Kern svela i Navitimer dei 70 anni. Un’esperienza incredibile, alla quale partecipa anche WATCH INSANITY e che è la prova di quanto il marchio tenga a questo anniversario, a questo orologio, a questa tradizione che lo lega a doppio filo al mondo dell’aviazione.
Una location suggestiva, uno degli aeroporti più moderni d’Europa, per presentare uno dei più moderni orologi sul mercato. Un modo non solo per respirare la storia di Breitling e dell’orologio, ma anche per vederlo vivere nel suo habitat, tra il cielo e la terra della Svizzera. WATCH INSANITY è tra i pochi invitati, grazie all’autorevolezza guadagnata non solo nei confronti del marchio, ma di tutto il mercato. Bella soddisfazione, ragazzi, che ci piace condividere con voi raccontandovi “in diretta” il nuovo Navitimer.
BREITLING NAVITIMER: DA TOOL WATCH A MUST HAVE
Ma come nacque il Breitling Navitimer? Nel 1952, Willy Breitling sviluppò un cronografo da polso con uno speciale regolo calcolatore circolare, per consentire ai piloti di eseguire i calcoli di volo necessari. Nel 1954, l’Aircraft Owners and Pilots Association (AOPA), il club per aviatori più grande al mondo, presentò il design di questo modello come il proprio segnatempo ufficiale. Il logo alato dell’Aopa fu inciso a ore 12 consacrando definitivamente il “navigation timer”, o Navitimer.
In breve tempo l’orologio divenne un must per i capitani degli aerei di linea e degli aviatori amatoriali, in anni in cui l’aviazione civile conobbe uno sviluppo rapido e impetuoso. Nel 1962 partecipò alla missione Mercury-Atlas 7 al polso dell’astronauta Scott Carpenter, il secondo americano a orbitare intorno alla Terra dopo John Glenn.
All’epoca, i piloti, professionisti o dilettanti, non erano gli unici ad amare il Breitling Navitimer, sfoggiato al polso da celebrità come i musicisti Miles Davis e Serge Gainsbourg e i piloti di Formula 1 Jim Clark e Graham Hill.
L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Nella sua lunga vita, il Breitling Navitimer ha visto un’evoluzione costante e la nascita di differenti versioni. Dopo il debutto del 1954 al fianco dell’AOPA con la versione mossa calibro 72 di Valjoux, nel 1955 il movimento fu rimpiazzato dal calibro 178 di Venus e fu resa disponibile a fine anno la prima versione destinata al grande pubblico e non esclusivamente all’associazione dei piloti. Una referenza sul cui quadrante comparve per la prima volta il marchio Breitling.
Un altro momento clou fu, come ricordato sopra, la missione Mercury-Atlas 7 del 1962. Il Navitimer in orbita insieme a Carpenter aveva la visualizzazione delle 24 ore anziché delle 12, più utile durante un volo nel quale i differenti fusi orari venivano attraversati con molta rapidità. Per fare ciò, fu necessario sostituire la ruota delle ore del Venus 178 con una che compisse un giro completo in 24 ore. Nacque così la referenza 809, commercialmente conosciuta come Cosmonaute.
Il 1965 vide l’introduzione sul Breitling Navitimer del celebre “twin-jet logo”, con il doppio aeroplano stilizzato, che accompagnò l’orologio per diversi anni. E se il 1969 fu un anno importante per l’orologeria meccanica, con la nascita del primo cronografo automatico, il Navitimer non poté restare escluso da questa rivoluzione tecnica. Ne sono la prova le referenze 1806/1809 mosse dal Calibro 11 “Chrono-Matic” di Breitling.
Negli anni ’70 il mito del Navitimer continuò a vivere tra gli appassionati e i professionisti del volo, con la spada di Damocle della crisi del quarzo che minacciava l’intera industria svizzera degli orologi meccanici. Orologi al quarzo sempre più precisi e facili da utilizzare resero obsoleti gli strumenti di calcolo associati a segnatempo meccanici come il Navitimer, che però resistette alla bufera e, nel 1985, prese le sembianze dalla referenza 81600 a carica manuale, con il nuovo logo alato di Breitling. Un orologio che ridefinì l’estetica della collezione per gli anni a venire.
Il marchio non disdegnò nemmeno lo sconfinamento nei territori delle complicazioni maggiori, con la versione rattrapante del 1995, dove i contrappesi delle due lancette dei secondi del cronografo – una a forma di ancora e una a forma di B – “scomponevano” il logo di Breitling con una geniale trovata di design. L’ultima tappa importante prima di questo 2022 fu il 2010, quando nella collezione venne introdotto il primo calibro di manifattura.
BREITLING NAVITIMER: LA NUOVA COLLEZIONE
Ora, però, basta parlare del passato: mi concentro sul presente e sulla nuova collezione presentata oggi a Ginevra. Per realizzare il nuovo Navitimer, Breitling ha preservato gli aspetti più riconoscibili del design dell’orologio. A partire dal regolo calcolatore circolare, dagli indici bâton, dai tre contatori (piccoli secondi a ore 9, 30 minuti a ore 3 e 12 ore a ore 6) e dalla lunetta dentellata per essere facilmente manipolata anche indossando i guanti da aviatore.
E, a proposito di aviatori, non può sfuggire la reintroduzione delle ali dell’AOPA nel logo applicato a ore 12. Inoltre, la silhouette dell’orologio è ingentilita dal fatto che i designer di Breitling hanno appiattito il regolo calcolatore; questa miglioria, abbinata al cristallo bombato con trattamento antiriflesso interno ed esterno, rende l’orologio più compatto.
I dettagli estetici definiscono l’anima del nuovo Navitimer, professionale ma elegante. Indici applicati ben evidenziati dal Super-LumiNova, quadrante con lavorazione soleil, contatori del cronografo con lavorazione circolare, lunetta, anse e testa dei pulsanti lucidi a contrasto con la satinatura del lato cassa e del lato dei pulsanti cronografici testimoniano la grande attenzione messa da Breitling nel concepimento e nella creazione dell’orologio.
Il marchio non si è risparmiato nella proposta di referenze. Ce ne sono 28, in varie dimensioni di cassa: 8 da 46 mm, 12 da 43 mm, 8 da 41 mm. La differenza la fanno i materiali – 2 referenze per ciascuna dimensione sono in oro rosso, tutte le altre sono in acciaio -, la scelta tra cinturino in pelle di coccodrillo o bracciale in metallo a 7 file – ciascun pezzo di ogni referenza ha le due alternative disponibili – e il colore del quadrante. Nero, verde scuro, blu o argento per il 46 mm, nero, argento, rame, blu ghiaccio o verde menta per il 43, blu, argento, o verde menta per il 41.
IL CALIBRO
Un così grande sforzo nella varietà delle referenze trova invece un’estrema semplicità nella scelta del movimento. Tutti i modelli sono mossi dallo stesso calibro automatico, il Breitling 01 di manifattura. Gli appassionati lo conoscono molto bene: 70 ore di riserva di carica, 28.800 alternanze/ora, cronografo con ruota a colonna e innesto verticale, certificazione COSC per una precisione ai massimi livelli.
Il calibro è visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro. Una chicca per gli appassionati ma anche un lavoro per Breitling. Il fatto di utilizzare lo stesso movimento con le medesime dimensioni (30 mm x 7,2 mm) all’interno di casse con il diametro differente, da un lato ha comportato una differenza tra lo spessore di queste ultime per mantenere le proporzioni (si va dai 13,60 mm del 41 ai 13,95 mm del 46), dall’altro la necessità di dover utilizzare anelli di incassaggio diversi.
In questo modo, il fondello del Navitimer da 46 mm risulta “pesante”, con l’anello spesso e ben presente; quello del 41 mm è invece molto più aperto e arioso e la visione del movimento è ben valorizzata, ancor più che nel 43 mm. Per qualcuno è un dettaglio irrilevante, a molti invece un anello troppo spesso non piace: il mercato e gli appassionati saranno i giudici.
I prezzi? Le referenze da 41 mm partono da €. 8.300 per le versioni dotate di cinturino in coccodrillo a €. 35.000 per quella in oro con bracciale, da €. 8.400 a €. 35.500 per i modelli da 43 mm ed infine da €. 8.500 a €. 37.500 per la collezione da 46 mm.
LA CAMPAGNA A SUPPORTO
La centralità della nuova collezione nel consolidamento della brand identity di Breitling è testimoniata dalla campagna a supporto “Navitimer – For The Journey”, che vede coinvolti tre dei brand ambassador di punta, componenti della cosiddetta Navitimer Squad: la star Nba Giannis Antetokounmpo, la prima ballerina dell’American Ballet Theatre Misty Copeland, il pioniere dell’aviazione ed esploratore Bertrand Piccard.
Perché la scelta è caduta su di loro? Perché ciascuno di essi ha affrontato un viaggio incredibile per diventare il migliore nel proprio ambito, come spiega Misty Copeland: «Questo viaggio significa molto per me, perché celebra non solo dove sono stata nella mia vita, ma anche da dove vengo e dove sto andando. C’è un innegabile parallelismo tra viaggiare verso una destinazione fisica e viaggiare verso la destinazione che si immagina per il proprio futuro, per la propria vita. È questo il tema che vedrete sviluppato nelle nostre tre storie».
Viaggio, volo, avventura, esplorazione, storia e tradizione. Nel Breitling Navitimer che oggi vediamo, tocchiamo, proviamo al polso e condividiamo con voi c’è questo, ma anche molto di più, da 70 anni. Ecco perché, con questo orologio, il termine icona non è usato per niente alla leggera.
By Davide Passoni